Il sentiero dei presepi

Da La Libertà del 9 dicembre

Salvarano: apertura il 16 dicembre, concerto il 17

Dopo il grande successo della 7a edizione della mostra “Salvarano il sentiero dei presepi” (circa 6.000 presenze), l’associazione Amici del Presepio della Provincia di Reggio Emilia, con la collaborazione della parrocchia di Salvarano, della Pro Loco Terre Matildiche, dell’Associazione Dilettantistica Terre di Matilde, della Contrada di Borgoleto, del Circolo fotografico “Fotogruppo 60” e col patrocinio del Comune di Quattro Castella, ha definito questo programma per il Santo Natale 2017.


• Mostra dei presepi con il coinvolgimento anche dei migliori presepisti reggiani. Le esposizioni si effettueranno all’interno del Santuario e nella stalla dell’eremo di San Michele Arcangelo (si prevede l’esposizione di circa 90 presepi).
• Mostra dei presepi delle scuole e degli asili della nostra Provincia.
• 4a rassegna “Il Presepio in vetrina”: hanno dato la loro adesione 36 commercianti del Comune di Quattro Castella, ai quali consegneremo un presepio da esporre nella vetrina del loro negozio (aderisce anche La Libertà, con la sua vetrina in via Vittorio Veneto 8/a a Reggio).
• Concerto di Natale nella chiesa di Salvarano che di effettuerà domenica 17 dicembre alle ore 17 con la partecipazione della “Orchestra Giovanile di Quattro Castella” diretta dal maestro Andrea Corradi.
• Mostra fotografica a cura del Circolo fotografico “Fotogruppo 60” su “Salvarano e dintorni – Là dove finiva la strada”.
• Presepio luminoso, presepi nei cortili delle abitazioni di Salvarano, e figure rappresentative dell’evento e della Natività lungo via Nazario Sauro.

L’apertura della mostra si effettuerà sabato 16 dicembre alle ore 11 mentre la chiusura è prevista per sabato 13 gennaio 2018.
Anche quest’anno il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca ci ha mandato il suo saluto. “Durante i tanti viaggi che hanno occupato la mia vita – scrive monsignor Camisasca – ho raccolto tanti presepi, espressione della fede e delle culture di tanti popoli. Sono la traccia che mi unisce ai miei fratelli nel mondo”.

Ermes Azzimondi