Montecchio e l’arte di ascoltare

Il vescovo Massimo ha concluso il ciclo di tre incontri per educatori e genitori

Martedì sera 21 novembre, nel salone dell’oratorio di Montecchio, si è svolto l’ultimo dei tre incontri sul tema dell’ascolto, organizzati dall’unità pastorale Madonna dell’Olmo di Montecchio Emilia e Villa Aiola, in collaborazione con la scuola Santa Dorotea di Montecchio e la scuola San Domenico Savio di Villa Aiola (tutte le foto su www.laliberta.info). Sono state tre serate molto belle e intense che hanno lasciato a tutti i partecipanti interessanti spunti di riflessione.

Le prime due serate sono state condotte dalla dottoressa Maria Laura Chierici che, in modo chiaro e semplice, attraverso la riscoperta delle emozioni, ci ha guidati e accompagnati attraverso un sentiero molto delicato, a volte sottovalutato o completamente ignorato, che è quello dell’ascolto attivo. Sì, perchè prima di tutto, ascoltare è un modo di pensare, che racchiude interesse per ciò che l’altra persona è: ascoltare in modo attivo significa lasciare all’altro la libertà di poter essere se stesso, accettando quindi tutti i suoi pregi e le sue qualità, ma anche e soprattutto le sue debolezze e le sue fragilità.
Come ci ha fatto notare don Giancarlo Minotta, se ci pensiamo bene, è proprio in questo modo che Dio ci ama, nel nostro essere fragili e imperfetti, ed esattamente in questo consiste la sfida educativa: aiutare cioè i ragazzi ad accettare se stessi, nella consapevolezza che c’è sempre spazio per migliorare, ma senza mai rinnegare la propria unicità.

Continua a leggere l’articolo di Diana Parmiggiani su La Libertà del 2 dicembre

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