Frate Ignazio, Leila e la Costituzione

Il dialogo tra culture al centro dello spettacolo alla Cavallerizza

Leila è una ragazza tunisina arrestata per spaccio di stupefacenti, Ignazio De Francesco è un monaco che presta servizio volontario al carcere Dozza di Bologna.
Durante la loro ora settimanale di colloquio affrontano tematiche varie quali la fede, la legge, la storia e il viaggio migratorio travagliato della ragazza, la Costituzione, i concetti di solidarietà, di fratellanza, di giustizia. Il loro confronto diventa, in modo più ampio, il confronto tra due culture profondamente diverse, ma che si trovano a dover convivere e a fare i conti l’una con le tradizioni dell’altra. (clicca qui per vedere tutte le foto)

“Leila della tempesta” è diventato uno spettacolo teatrale, rappresentato sabato 18 novembre a Reggio Emilia, al Teatro Cavallerizza, quale evento di sensibilizzazione organizzato da Migrantes, Centro Missionario, Pax Christi Reggio Emilia-Centro Don Gualdi e Centro Interculturale Mondinsieme, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia.
Uno spettacolo, perché frate Ignazio ha voluto che l’insieme delle sue conversazioni, raccolte poi in un libro, raggiungesse più gente.
Nella rappresentazione teatrale, gli attori Sara Cianfriglia e Alessandro Berti danno vita in modo estremamente intenso e coinvolgente allo scambio di battute carico di emotività tra Leila e frate Ignazio.

Leggi tutto l’articolo di Giorgia Roda su La Libertà del 25 novembre

Clicca qui per abbonarti a La Libertà