In centosessanta agli esercizi spirituali vissuti a Bardolino
Il luogo
L’Azione Cattolica Ragazzi (Acr) ha ripreso il cammino diocesano con la proposta degli esercizi spirituali nella consueta, splendida cornice del lago di Garda a Bardolino. Ormai siamo di casa in questo bell’istituto salesiano dove l’accoglienza, la funzionalità e la bellezza ci offrono una location adatta per i nostri esercizi.
Il tema
Il tema nazionale dell’Acr di quest’anno è “Pronti a scattare”, cioè la fotografia come linguaggio per cogliere il quotidiano ma anche per imparare a capire gli “scatti fotografici” che ci fornisce il Vangelo sulla vita di Gesù.
Per questo, quando siamo arrivati a Bardolino sabato 28 ottobre con i nostri tre pullman di ragazzi, i giovani dell’équipe hanno accolto i ragazzi come dei paparazzi che cercavano in tutti i modi di fotografarli! Subito dopo ogni gruppo ha fatto esperienza di fotografia con modalità diverse per riuscire ad affinare lo sguardo su quanto ci comunica un messaggio fotografico fatto in modalità diversa. Poi, pronti in chiesa per iniziare il lavoro di gruppo partendo da quanto vissuto e dall’icona del Vangelo di Marco, che ripropone l’obolo della vedova: “Tutto quanto aveva per vivere!” (Mc 12, 38-44).
Le guide
Come guide per i nostri ragazzi, come sempre erano presenti il nostro don Gabriele Valli, assistente diocesano Acr, e il fedelissimo don Andrea Cristalli, poi i seminaristi don Alberto Debbi e Bernardo Marconi e anche i nostri educatori dell’équipe Samuele Goccini ed Elena Messori: tutti sono andati alla ricerca di occhi nuovi per capire e osservare la realtà intorno a noi e il messaggio di Gesù. Quindi pronti a partire!
I ragazzi
Eadesso puntiamo l’obiettivo sui ragazzi; sono stati davvero molti a partecipare: 3 pullman da tanti punti della diocesi con una maggioranza notevole di correggesi!
Purtroppo non siamo riusciti a prenderli tutti ed è per questo che il prossimo anno vorremmo tentare di organizzare due turni, se troviamo una buona collaborazione sul territorio.
Continua a leggere tutto l’articolo dell’équipe Acr su La Libertà del 18 novembre