Dar voce ai poveri, più che parlarne

Gli spunti offerti dal convegno diocesano della Caritas

“Ipoveri non sono un problema”. L’affermazione che conclude il Messaggio di papa Francesco in occasione della prima Giornata Mondiale dei Poveri, e che ha dato il titolo al convegno diocesano della Caritas, rischia di essere un po’ ambigua… Se i poveri non sono un problema, allora smettiamo di combattere la povertà? La domanda è sicuramente provocatoria e potrebbe innescare molte risposte argomentate, ma, forse, la vera questione è il richiamo alla necessità di cambiare la “prospettiva” piuttosto che di trovare risposte.
Il convegno Caritas di sabato 11 novembre ha fornito alcuni spunti proprio per cercare di cambiare prospettiva e mentalità rispetto ad un tema, quello dei poveri, che sarà al centro della riflessione di domenica prossima, Giornata Mondiale dei Poveri.

Don Romano Zanni, vicario episcopale per la Carità e le Missioni, ha introdotto la mattinata di riflessione richiamando la necessità di dar voce ai poveri, non parlare dei poveri. “I poveri non sono un problema, sono una risorsa”, ha continuato don Romano. “Il Papa chiede di cambiare la prospettiva anche a noi, come Caritas, che rischiamo di perderci nell’occuparci dei poveri lasciando in secondo piano l’ascolto e il loro protagonismo”.
Commentando il brano del Vangelo dell’adultera (Gv 8, 1-11), don Zanni ha ricordato che la carità, prima che azione, è sguardo e prospettiva di sguardo (da dove guardiamo). Abbiamo bisogno di tenerci allenati nello sguardo, sull’esempio di Gesù che tante volte vede e agisce e poi si muove a compassione.
Come Caritas abbiamo un compito preciso anche nell’indicare sguardi e prospettive necessari per comprendere meglio la realtà, per far emergere la verità, per dare voce a chi non ne ha.

Leggi tutto l’articolo di Gianmarco Marzocchini su La Libertà del 18 novembre

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