Il viaggio-spettacolo che ripercorre i luoghi della memoria di Reggio

Sabato 30 settembre alle 20.30 approda al centro sociale Venezia (via Lombroso 3)  “Forza! Tutti al Venezia in Carrozzone”, il viaggio-spettacolo lungo la via Emilia pensato e realizzato dall’associazione Eutopia insieme ai centri sociali “Carrozzone” e “Venezia” e realizzato nell’ambito di Restate nei quartieri con il sostegno del Comune di Reggio Emilia.                                                

Il viaggio, pensato nella forma di una narrazione picaresca costantemente in bilico tra il serio e il faceto, muove “nel tempo e nello spazio” dentro una geografia abitata da memorie collettive che sono state, o forse lo sono ancora – c’è una scommessa antropologica, in questo spettacolo – assai care nella vita popolare di Reggio Emilia. A portare a zonzo gli spettatori saranno i Narraluoghi: Mauro Incerti, uomo di spettacolo nato nella culla del teatro dialettale (il quale vestirà i panni del “barocciaio” Alfredo), il sociologo urbano Alberto Pioppi e il geostorico e docente di public history Antonio Canovi. Completano il gruppo Omar Rizzi (musica e suoni), Eva Parenti (progetto e assistenza grafica), Sergio Coppola (riprese e montaggio video).

Questi i luoghi della memoria che lo spettacolo ripercorrerà: la vecchia piazza d’Armi (oggi dei Teatri) che la storia ha popolato di fantasmi, il borgo dei Centusci che inventò l’alerp a l’arsave, il mercato coperto con le sue malinconie di antica stazione di posta-cavalli, la barriera fisica e simbolica di San Pietro, il Mirabello “bomboniera” della Reggiana, la via Emilia Ospizio sconvolta prima dai bombardamenti e poi tagliata in due dalla tangenziale, il villaggio Stranieri e la Villetta con le lotte delle donne per la scuola comunale dell’infanzia, il metabolismo pirotecnico dell’Ivan bar dove si riversava l’intero San Lazzaro, la linea di confine tra città e forese tracciata dal Rodano a San Maurizio e, naturalmente, la vecchia borgata detta “Venezia” perché andava sott’acqua con l’ombelico del centro sociale.

E già si mormora, vista la vicinanza con il Mauriziano, di un’apparizione di messer Ludovico… Di sicuro, promettono gli organizzatori, la zucca-viaggiante apparsa sul palco del Carrozzone subirà una metamorfosi per trasformarsi grazie allo chef Paolo Fiaccadori in torta offerta a tutti i partecipanti (dopo, per i resistenti).