IL LAVORO CHE VOGLIAMO nella 48a Settimana sociale

Cattolici da tutto il Paese a Cagliari dal 26 al 29 ottobre

Nel nostro Paese non c’è giorno in cui l’Istat, l’Inps, il Ministero del Lavoro ed altri centri di ricerca specializzati non mettano in evidenza la preoccupante situazione del mondo del lavoro, una situazione solo di recente mitigata da qualche segnale in controtendenza.
La Chiesa italiana, richiamata ad ogni piè sospinto dalle forti parole del Pontefice, non poteva non raccogliere con la massima sollecitudine questo “grido di dolore”, questa profonda ingiustizia, questa paurosa deriva verso generazioni che non hanno prospettive di lavoro certe e serie, per formarsi per tempo un loro dignitoso progetto di vita.

Infatti il lavoro inteso come vocazione, opportunità, valore, fondamento di comunità e promotore di legalità fornisce le cinque “prospettive” verso cui siamo chiamati a guardare in vista della prossima Settimana sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Cagliari dal 26 al 29 ottobre 2017 sul tema “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”, un’iniziativa di primo piano voluta dai vescovi italiani.
Il Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, presieduto dall’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, in una lettera aperta inviata ai confratelli ma anche a tutti i “cattolici in Italia”, sottolinea “la necessità che quel modello di ‘lavoro degno’ affermato dal Magistero sociale della Chiesa e dalla Costituzione italiana trovi un’effettiva attuazione nel rispetto e nella promozione della dignità della persona umana”.

Leggi tutto l’articolo di Luigi Bottazzi su La Libertà del 9 settembre