Il ritrovo festoso si è svolto nella chiesa di San Pietro in città
Venerdì 23 giugno è stato festeggiato don Gino Benevelli – da due anni collaboratore presso la parrocchia cittadina di San Pietro e “unico”, come si è definito, della classe di ordinazione 1957 – in occasione del suo 60° anniversario di consacrazione presbiterale. La stessa comunità di San Pietro ha fatto memoria anche di don Alcide Pecorari, parroco a San Giacomo e per tre anni amministratore a San Pietro, scomparso alla vigilia della Pasqua appena trascorsa. Erano presenti don Gianni Manfredini, da Pieve Modolena e don Eleuterio Agostini, a ricordare gli anni di servizio che don Gino ha trascorso nell’unità pastorale Madre Teresa di Calcutta e a Sant’Alberto.
Il parroco don Tiziano Ghirelli, all’inizio della celebrazione, ha ricordato le tante parrocchie e realtà che hanno potuto beneficare dell’opera pastorale di don Gino e si uniscono nel ricordo e nella preghiera (Villa Sesso, Cavriago, Montalto, San Luigi, Sant’Alberto, San Pio X, l’unità pastorale di Pieve, poi l’Osea, gli Artigianelli e la scuola media Fermi, dove don Gino è stato segretario).
Al termine, prima del brindisi, è stato letto un ricordo che la comunità di San Pietro ha tracciato per ringraziare l’opera di don Gino.
Il 23 giugno 1957, mattina presto, il vescovo Beniamino impone le mani a Amos Barigazzi, Valerio Beneventi, Lorenzo Gandini, Gianni Lasagni, Paolo Lucenti, Antonio Maccaferri, Alcide Pecorari e Gino Benevelli. Da quel giorno pensiamo che don Gino abbia mantenuto inalterata una caratteristica che lo rende più unico che raro: la giovinezza dello spirito, che, come dice la Scrittura, da lui tanto amata, rende nuove tutte le cose.
Citare i compagni di classe non è un freddo elenco di nomi, ma volti di preti e prima ancora di ragazzi, che hanno vissuto i lunghi anni di Seminario e che poi si sono spesi per il popolo di Dio a loro affidato, nelle varie realtà a cui sono stati destinati.
Leggi tutto l’articolo di Carlo Incerti su La Libertà del 1°luglio