Alle Missionarie di San Carlo Borromeo il saluto e il ringraziamento della Diocesi

Venerdì 16 giugno, nella sala della biblioteca del vescovado, alla presenza del vescovo Massimo, il personale tutto della Curia ha voluto esprimere un corale ringraziamento alle tre Missionarie di San Carlo Borromeo, in partenza da Reggio, suor Ester, suor Marilù e la novizia Valeska.
Le Missionarie di San Carlo, ramo femminile della Fraternità di San Carlo – avviata da don Massimo Camisasca nel 1986 -, hanno appena festeggiato il 10° anniversario del riconoscimento come “associazione di fedeli” (25 marzo 2007), comunità che ha avuto inizio con suor Rachele Paiusco, originaria di Legnano e attuale superiora, la quale ha voluto comunicare con una lettera personale a tutti i collaboratori della Curia la decisione sofferta di “chiudere” la casa aperta a Reggio nel dicembre 2012, pochi giorni prima dell’ingresso di monsignor Camisasca nella nostra Diocesi. Nella lettera veniva motivato il ritiro delle suore, in questo anno di ridistribuzione delle vocazioni nelle due case a Roma, in via Aurelia Antica (casa madre) e alla Magliana, e, appunto, nelle due case in missione: una a Nairobi (Kenya) e una a Denver (Colorado, Usa).

In questi quasi cinque anni a Reggio, le Missionarie sono state per il vescovo Massimo come le sorelle Marta e Maria di Betania, circondandolo di attenzioni e amicizia, di sostegno nella preghiera e nelle lunghe ore di adorazione nella loro cappellina allestita nell’abitazione di via Toschi 4 (nell’appartamento dei Canonici dove aveva vissuto l’allora Ausiliare Lorenzo Ghizzoni), ma anche tutte evangelicamente “prese dai molti servizi”, in una casa che deve sempre essere accogliente, aperta agli imprevisti, come quella del Vescovo. Mentre il Vicario generale, monsignor Alberto Nicelli, si è fatto portavoce dei sentimenti di gratitudine e di dispiacere per la loro partenza, venivano in mente i volti delle giovani suore che si sono succedute in questi anni velocemente trascorsi, che si sono affiancate ai sacerdoti, al diacono Marco Vezzosi e a Fabiola Fantini, della Segreteria vescovile: suor Patrizia Ameli, suor Maria Anna Sangiorgio, suor Maria Inés Martinez, suor Teresa Zampogna, insieme a suor Ester, punto di riferimento fin dall’inizio, e insieme, per i primi anni, anche a sorella Ana Monedero, consacrata laica, ritornata in Spagna in una comunità di animazione tra giovani studenti.

Leggi tutto l’articolo di don Daniele Casini su La Libertà del 24 giugno

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