I cinquant’anni di Messa di don Romano Vescovi
Mi è stato chiesto nella bella circostanza dei 50 anni di ordinazione sacerdotale di don Romano Vescovi, di scrivere, anche a nome di tanti suoi amici, cosa può dire alle nostre comunità, ai lunghi anni di fraterna consuetudine, la missione che don Romano ha esercitato fra noi, nella nostra Chiesa, in questi cinquant’anni. Mi vengono subito alla mente e al cuore due significative espressioni non mie; la prima: “passione per la gloria di Cristo” che è il “motto” della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo. La seconda è il titolo della prefazione dell’arcivescovo di Modena Castellucci all’ultimo libro del nostro vescovo Massimo “La straniera”, che viene espresso in questo modo: “La bellezza della esperienza cristiana: seguire Cristo nella Chiesa”.
Tante comunità, tanti gruppi, tanti volti. Come si fa a raccontare una passione?
L’inizio da giovane prete che si coinvolge con la nascente e travolgente esperienza di Comunione e Liberazione e a seguire tante parrocchie da curato e poi da parroco. Persino in località lontanissime del nostro alto Appennino, con obbedienza, magari chiamando gli amici di città a fare il fieno in montagna per dare una mano alla gente di lassù.
Don Romano e una comunità, don Romano e un gruppo di giovani, sempre pronto a ricominciare, dopo una delusione o una difficile circostanza, con entusiasmo nuovo. Consapevole, scrive ancora monsignor Castellucci, che seguire Cristo nella Chiesa sia un dono impagabile.
Leggi tutto l’articolo di Maurizio Rizzolo su La Libertà del 3 giugno