Da Fatima a San Polo

La statua di Maria benedetta il 13 maggio pellegrina sul territorio

Come già segnalato nel numero de La Libertà del 20 maggio, anche l’unità pastorale “Terre del Perdono”, che ha iniziato a raccogliere in comunione le 14 parrocchie di San Polo e Canossa, ha vissuto in modo speciale la consacrazione della Diocesi a Maria. Uniti al nostro Vescovo, come testimonia Cristina di San Polo, presente al pellegrinaggio, “ogni gruppo era presente con la sua storia, con il suo vissuto, come ognuno dei pellegrini, diversi ma tutti accomunati dal desiderio di affidarsi al cuore di Maria.
E forse non è un caso che nella statua che ha aperto la processione (copia fedele di quella custodita in Duomo) Gesù Bambino indichi con un dito il cuore della Madre e con un altro il cielo… come a dirci che, indipendentemente da dove veniamo, la via per arrivare al Padre passa attraverso il Cuore Immacolato della Madre”.
E Ledis, pure di San Polo, aggiunge che “è stata una stupenda esperienza di fede, ben organizzata anche da un punto di vista tecnico e molto partecipata. E poi la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria porterà enormi frutti spirituali a tutta la diocesi. È stato il modo migliore per festeggiare il centenario delle apparizioni di Fatima. Grazie al Vescovo per la bella iniziativa!”.
All’incontro era naturalmente presente anche don Vasco Rosselli, con una rappresentanza di parrocchiani.

La delegazione dei pellegrini che a nome di tutta la comunità “Terre del Perdono” si è recata all’incontro in diocesi ha portato con sé una riproduzione della statua della Madonna di Fatima che è stata posta in Cattedrale prima del pellegrinaggio e che il parroco don Bogdan ha indicato quindi come punto di arrivo e di raccolta dei pellegrini della nostra unità pastorale al termine della celebrazione diocesana.
Naturalmente il clima molto ricco di spiritualità che ci ha condotti in Cattedrale, espressione di una Chiesa in cammino con le famiglie, i giovani, i malati, i bambini, ha contribuito a mantenere un’atmosfera molto intima di preghiera, di comunione e di riflessione.

Leggi tutto l’articolo di Lavia Di Sabatino su La Libertà del 3 giugno

Oratorio-San-Polo



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