Dal 7 al 9 luglio, per camminare come sposi «in alto e in avanti»
Incontro Matrimoniale, presente nella nostra Diocesi ormai da più di 20 anni, quest’anno per la prima volta organizza un fine settimana presso il Centro diocesano di spiritualità e cultura di Marola, uno dei pochi che viene proposto nella stagione estiva per dare la possibilità a insegnanti e sacerdoti di partecipare.
Solo nelle parole di due coppie che hanno da poco vissuto il fine settimana possiamo comprendere il valore e la ricchezza di questa esperienza.
Francesca e Ivan
Scoprire che dopo 16 anni di matrimonio e 25 insieme ci sono ancora cose di noi che non sappiamo, che non avevamo capito, che possono ferirci ma anche stupirci piacevolmente come mai avremmo immaginato.
Accorgersi di quanta polvere e ruggine lasci ogni giorno tra noi il tritacarne della routine quotidiana, fatta di figli, lavoro, parrocchia, scuola, amici… fatta di “cose da fare” e poco di “cose da dirsi”..
Intravedere nelle testimonianze delle coppie guida, nell’intrecciarsi delle varie vocazioni, nelle riflessioni, nelle chiacchiere a pranzo con coppie sconosciute e sorridenti le esperienze belle o difficili che anche noi viviamo, giorno dopo giorno, anno dopo anno e che è possibile condividerle e imparare gli uni dagli altri, soprattutto da chi è più avanti di noi nel cammino, e sentirsi accompagnati.
Sentire che in questi due giorni di Tabor che incredibilmente ci siamo presi per noi (non è semplice lasciare i bambini, prendere le ferie, andare a fare un’esperienza a scatola chiusa…), è possibile riavvicinarsi in modo tangibile, guardarsi in modo diverso, condividere a cuore aperto e in profondità, amarci di più e meglio, con la consapevolezza che Cristo risplende nel nostro amore vicendevole, nel nostro matrimonio. Il weekend è stato per noi tutto questo: faticoso, doloroso, stupefacente, rigenerante dall’interno, entusiasmante.
Ringraziare, ringraziare fino alle lacrime per questo dono straordinario: una carezza di Dio per la nostra coppia.