La Chiesa di San Pietro a Correggio gremita ha accolto ieri il vescovo di Brescia, monsignor Luciano Monari, invitato dai soci del Lions Club Correggio “Antonio Allegri”, guidati dal presidente Mauro Iori, e dall’Unità pastorale di Correggio “Beata Vergine delle Grazie” a commentare la Lettera Enciclica di Papa Francesco “Laudato si’, sulla cura della Casa comune”.
Tante le domande da parte del pubblico e del parroco, don Sergio Pellati, interessati ad approfondire la seconda lettera di Bergoglio che analizza l’evoluzione dell’uomo al centro di una “crisi che non è solo ambientale, ma anche economica, sociale e culturale, perché tutto è connesso, tutto è in relazione” ha spiegato monsignor Luciano Monari. Dai temi del lavoro, alla tutela dell’ambiente, dall’economica alla politica, il vescovo di Brescia ha ripercorso i sei capitoli tematici del testo papale, che propone una nuova visione ecologica dell’uomo, che sviluppi armoniosamente ogni sua espressione.
“All’enorme progresso nel settore delle tecnologie e delle conoscenze applicate, non è corrisposta una crescita adeguata dell’educazione morale, anzi – fa notare il vescovo Monari – la sensibilità etica è diminuita. Posto che il lavoro è una dimensione indispensabile per lo sviluppo della personalità e la dignità dell’individuo, la conoscenza specializzata tuttavia rischia di diventare forma di ignoranza – ammonisce monsignor Monari – quando non si integra con le altre conoscenze perché non è in grado di combattere la povertà, restituire dignità agli esclusi e prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo”.
Per arginare questo declino dell’esistenza umana, Papa Bergoglio auspica un sussulto di coscienza che faccia uscire l’uomo da una dimensione astratta di indifferenza e rassegnazione e riporti i problemi di tutti in una nuova dimensione personale, fatta di consapevolezza e assunzione di responsabilità. “E’ necessario cambiare il nostro modello di sviluppo – afferma in chiusura il vescovo Monari – e riportare al centro della crescita la dimensione umana e sociale, secondo una nuova forma di ecologia integrale in grado di proteggere l’individuo e l’ambiente”.