Figli ineducati crescono: nuovi barbari

L’intervento di Maurizio Blondet, invitato dal Circolo «Maritain»

Davanti a un pubblico numeroso e vario con la presenza di molti giovani, lo scorso 27 aprile, per iniziativa del Circolo “J. Maritain” di San Martino in Rio, Maurizio Blondet, noto giornalista e blogger, ha affrontato questo argomento di grande attualità, “La calata dei barbari verticali… ovvero la non educazione dei nostri tempi”, ponendo, con un linguaggio incisivo e un’analisi impietosa, molti interrogativi alla nostra coscienza di adulti, ed eventualmente di educatori.

Un agghiacciante fatto di cronaca: una ragazzina (Lorena di Sicilia) di 14 anni veniva usata sessualmente da tre ragazzi di 15, 16, 17 anni; rimasta incinta non ha detto niente alla famiglia; i tre l’hanno attirata in un casolare, usata ancora sessualmente, bruciata e buttata in un pozzo: “Avrebbe creato loro problemi con le rispettive fidanzate”: questa la loro giustificazione!
Mentre la grande stampa si limita ad annoverare casi come questo tra quelli di cosiddetto “femminicidio”, il relatore ritiene molto superficiale una tale analisi, invitando a vedere dietro simili storie un fenomeno molto più vasto, che egli sintetizza in un’espressione pittoresca “barbari verticali”, ossia le nuove generazioni, che di fatto non ricevono più alcuna educazione, rimangono “selvaggi” magari col telefonino, ma sono molto pericolosi per la società. Quali le cause? Oggi la società, il mondo degli adulti che ne dovrebbero essere i responsabili, non educano più.

Leggi tutto l’articolo di Enrica Zini su La Libertà del 27 maggio

Maurizio-Blondet