Arte in prestito a Cavriago

Innovativo progetto del Centro Cultura comunale «Multiplo»

Tempo fa c’era una cosa che rendeva famoso, direi in tutto il mondo, il paese di Cavriago: era il busto di Vladimir Ilic Uljanov Lenin, donato dall’ambasciata di Roma dell’ex Unione Sovietica a memoria della simpatia dei socialisti del paese per la rivoluzione bolscevica e collocato nel 1970 al centro dell’omonima piazza. Il 1970 era anche l’anno in cui Orietta Berti, altra gloria del paese, faceva conoscere il piccolo centro a quelli che con il bolscevismo c’entravano poco o niente, cantando “Fin che la barca va”. Nel tempo il famoso busto è stato spostato, per vari motivi, nel Centro culturale comunale, mentre a prendere polvere nell’omonima piazza ci hanno messo solamente la copia. Ma vuoi per il detto “Sic transit gloria mundi”, che è sempre dietro l’angolo, e vuoi che oggi le cose cambiano in fretta, il busto di bolscevica memoria è finito un po’ nel dimenticatoio, così la vulcanica mente dei cavriaghesi ha inventato, per porsi ancora una volta all’attenzione di tutti, una nuova eccellenza: l’Artoteca.

Il progetto nasce all’interno di quello che si può considerare molto più di una semplice biblioteca o di un centro culturale: il Multiplo di Cavriago. La struttura ha sede nella storica Villa Sirotti, acquistata dal Comune nel 2005, posta alle porte del paese e al centro di uno splendido parco di 8.500 metri quadrati. Oltre al prestito di libri, giochi da tavolo e per console, cd e dvd, fumetti, giornali, riviste eccetera, nei suoi 2.800 metri quadri di superficie la villa è stata arricchita di un padiglione di nuova costruzione: si può guardare un film comodamente seduti in poltrona, studiare o frequentare un corso propedeutico di varia natura, suonare uno strumento o incontrare semplicemente degli amici prendendo un caffè, viaggiare con la mente su internet o a piedi facendo una passeggiata per i sentieri del parco.

Continua a leggere tutto l’articolo di Giuseppe Maria Codazzi su La Libertà del 6 maggio

artoteca