Papa Francesco ha incontrato l’Azione Cattolica Italiana

“Cari amici dell’Azione Cattolica, sono davvero felice di incontrarvi oggi, così numerosi e in festa per il 150° di fondazione della vostra Associazione. La nascita dell’Azione Cattolica Italiana fu un sogno, nato dal cuore di due giovani, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, che è diventato nel tempo cammino di fede per molte generazioni, vocazione alla santità per tantissime persone: ragazzi, giovani e adulti che sono diventati discepoli di Gesù e, per questo, hanno provato a vivere come testimoni gioiosi del suo amore nel mondo. Anche per me è un po’ aria di famiglia: mio papà, mia nonna, erano dell’Azione Cattolica!”. Così domenica si è rivolto Papa Francesco – reduce dal viaggio in Egitto – ai soci dell’Associazione riuniti in Piazza San Pietro.

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La storia bella e importante dell’Azione Cattolica Italiana è quella di un popolo formato da donne e uomini di ogni età e condizione, che hanno scommesso sul desiderio di vivere insieme l’incontro con il Signore indipendentemente dalla posizione sociale, dalla preparazione culturale, dal luogo di provenienza. Fedeli laici che in ogni tempo hanno condiviso la ricerca delle strade attraverso cui annunciare con la propria vita la bellezza dell’amore di Dio e contribuire, con il proprio impegno e la propria competenza, alla costruzione di una società più giusta, più fraterna, più solidale. “È una storia di passione per il mondo e per la Chiesa; dentro questa storia sono cresciute figure luminose di uomini e donne di fede esemplare, che hanno servito il Paese con generosità e coraggio”.

Avere una bella storia alle spalle non serve però per camminare con gli occhi all’indietro, per guardarsi allo specchio, per mettersi comodi in poltrona. “Fare memoria di un lungo itinerario di vita aiuta a rendersi consapevoli di essere popolo che cammina prendendosi cura di tutti, aiutando ognuno a crescere umanamente e nella fede, condividendo la misericordia con cui il Signore ci accarezza. Vi incoraggio a continuare ad essere un popolo di discepoli-missionari che vivono e testimoniano la gioia di sapere che il Signore ci ama di un amore infinito”, ha ribadito il Santo Padre che ha lanciato questa raccomandazione: “Azione Cattolica, vivi all’altezza della tua storia!”

Un amore grande per Gesù e per la Chiesa hanno caratterizzato i primi 150 anni di storia dell’A.C.I. “Anche oggi siete chiamati a proseguire la vostra peculiare vocazione mettendovi a servizio delle diocesi, attorno ai Vescovi e nelle parrocchie, là dove la Chiesa abita in mezzo alle persone. Tutto il Popolo di Dio gode i frutti di questa vostra dedizione”.

Papa Francesco ha quindi sottolineato che proprio nella vocazione tipicamente laicale a una santità incarnata nel quotidiano i laici di Azione Cattolica possono trovare forza e coraggio per vivere la fede negli ambiti di vita, facendo dell’accoglienza e del dialogo lo stile con cui farsi prossimi gli uni agli altri, sperimentando la bellezza di una responsabilità condivisa. “ Non stancatevi di percorrere le strade attraverso le quali è possibile far crescere lo stile di un’autentica sinodalità”.

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Il Papa ha rimarcato che l’esperienza apostolica dei laici di A.C. deve essere radicata nella parrocchia, «che non è una struttura caduca perché è presenza ecclesiale nel territorio”. La parrocchia è lo spazio in cui le persone possono sentirsi accolte così come sono, ed essere accompagnate attraverso percorsi di maturazione umana e spirituale a crescere nella fede e nell’amore per il creato e per i fratelli.

Questa la consegna di Papa Francesco ai cari soci di Azione Cattolica: “ogni vostra iniziativa sia esperienza missionaria, destinata all’evangelizzazione, non all’autoconservazione. Il vostro appartenere alla diocesi e alla parrocchia si incarni lungo le strade delle città, dei quartieri e dei paesi. Come è accaduto in questi centocinquanta anni, sentite forte dentro di voi la responsabilità di gettare il seme buono del Vangelo nella vita del mondo, attraverso il servizio della carità, l’impegno politico, – mettetevi in politica, ma per favore nella grande politica, nella Politica con la maiuscola! – attraverso anche la passione educativa e la partecipazione al confronto culturale. Siate viandanti della fede, per incontrare tutti, accogliere tutti, ascoltare tutti, abbracciare tutti. Nessuno può sentirsi esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale”.

Dopo aver sottolineato il valore del, attraverso cui è possibile costruire il futuro e la pace, il Santo Padre ha concluso: “Cari ragazzi, giovani e adulti di Azione Cattolica: andate, raggiungete tutte le periferie! Andate, e là siate Chiesa, con la forza dello Spirito Santo”.

g.a.rossi