Musica e arti, trampolino per giovani

L’impegno culturale e sociale del maestro Andrea Talmelli

La musica ha il potere di aprire la mente; l’arte poi, nelle sue diverse forme espressive, crea sempre relazioni e nuove “contaminazioni” positive. In estrema sintesi, è questo il bilancio dell’incontro con il maestro Andrea Talmelli, già noto a Reggio per essere stato per 21 anni direttore dell’Istituto musicale “Peri”, nativo di Montese (Modena) e oggi residente a Parma. Attraverso la Fondazione di cui Talmelli è presidente i legami con la nostra terra continuano nel nome di Aurora Giovannini – nome già conosciuto dai nostri lettori tramite il Gruppo Rwanda Padre Tiziano – , anche in questi giorni, grazie a un prestigioso concorso pianistico in città.

Talmelli, com’è nata la Fondazione Giorgio e Aurora Giovannini e con quale scopo?
È nata nel 2003 con lo scopo di onorare la memoria dei figli Giorgio e Aurora per volontà dei coniugi Lidia e Sergio Giovannini di Reggio Emilia. La Fondazione promuove attività culturali, musicali e sportive a favore dei giovani. Organizza attività didattiche, concertistiche e concorsi di composizione e pianoforte. Dopo la morte del fondatore, che ho sostituito in qualità di presidente, continuo quell’esperienza di impegno culturale e sociale per i giovani che era stata una precisa volontà di Aurora Giovannini, impegnata anche in attività benefiche in Rwanda.

Proprio in questi giorni si svolge al “Peri” il Concorso Giovannini: in cosa consiste?
Tra le prime iniziative della Fondazione Giovannini vi furono la festa di fine anno presso la scuola comunale “Anna Frank” del 2003 e il concorso di composizione “Favole in Musica” del 2004. Aurora Giovannini era maestra di scuola per l’infanzia a Reggio Emilia e studiò il pianoforte, il suo strumento preferito. Da allora si sviluppò anche il concorso pianistico, che quest’anno giunge alla settima edizione con la serata finale venerdì 7 aprile alle 20.30 all’Auditorium del “Peri”. Scopo del concorso è quello di premiare e aiutare giovani che coltivano con talento e passione lo studio del pianoforte nell’avviamento della loro attività professionale. I vincitori delle edizioni precedenti del “Giovannini” sono oggi tutti affermati pianisti a livello internazionale.

Continua a leggere tutta l’intervista realizzata da Edoardo Tincani su La Libertà dell’8 aprile

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