Imprese a lezione di welfare

Sala convegni gremita in via Toschi nei giorni scorsi con 80 imprese presenti e altre 40 collegate in streaming per seguire il convegno di Unindustria Reggio Emilia dedicato al welfare aziendale, tema centrale per il mondo imprenditoriale e considerato strategico nella gestione del personale.

Giusi Speziale e Aldo Bianchi, funzionari dell’Associazione, hanno fatto un quadro dell’argomento dal punto di vista, rispettivamente, contrattuale e fiscale, mentre Stefania Bonacini di Assoservizi, società di Unindustria che si occupa di payroll e servizi collegati, ne ha illustrato i riflessi sulle buste paga.

Una particolare attenzione è stata riservata al welfare territoriale che trova nella sperimentazione di una rete di otto imprese di Correggio, denominata Giano, un “progetto pilota unico” nella nostra regione.

Nel corso dell’incontro, oltre al caso più tipico di attivazione unilaterale di un progetto di welfare aziendale, sono stati esaminati gli strumenti che si possono attivare come previsto dai contratti nazionali o aziendali.

“Il welfare può incrementare la produttività ed assicurare maggiore tutela economica e sociale, oltre ad offrire anche una grande occasione di dialogo quotidiano tra l’azienda ed i propri collaboratori – spiega Unindustria Reggio Emilia – La consapevolezza di queste opportunità ha spinto uno dei più importanti contratti collettivi nazionali, quello metalmeccanico-industria, ad introdurlo nel rinnovo, aprendo così una nuova stagione di relazioni industriali. Sotto l’etichetta welfare aziendale esiste un’ampia gamma di beni e servizi: da quelli socio-assistenziali e di sostegno del reddito, ai servizi per il benessere dei dipendenti e dei loro familiari, dalla previdenza integrativa in campo pensionistico e sanitari”.

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