Con don Borghi a scandagliare il mistero delle cose ultime

Sabato alle 17.30 al Museo diocesano il libro «La vita eterna»

Il volume di don Carlo Borghi “La vita eterna. Il mistero delle cose ultime” viene presentato questo sabato, 1° aprile, alle 17.30 nella sala conferenze del Museo diocesano (in via Vittorio Veneto 6) con l’introduzione del vescovo Massimo Camisasca e gli interventi del curatore Lorenzo Calabrese, promotore della pubblicazione, del vescovo emerito Adriano Caprioli, del fisico Ubaldo Mastromatteo e del diacono Giacomo Casoli. Nel corso dell’incontro saranno lette alcune liriche di don Borghi, con accompagnamento musicale.
Pubblichiamo una recensione del libro.

“La vita eterna” è il titolo del libro postumo di Carlo Borghi pubblicato dalla Booksprint Edizioni, che viene proposto in seconda presentazione sabato 1 aprile alle 17.30 nella Sala conferenze del Museo diocesano dal vescovo Massimo Camisasca , un evento culturale sul tema della “vita dopo la morte” volto ad approfondire, con taglio teologico-scientifico, quanto brillantemente già trattato dal cardinale Camillo Ruini nella sua conferenza su “C’è un dopo?”.
Conduttore Edoardo Tincani, direttore de La Libertà, introduzione all’opera da parte del sottoscritto, curatore e promotore della pubblicazione, relatori il vescovo emerito Adriano Caprioli che ne ha scritto la prefazione, il dottor Ubaldo Mastromatteo, fisico nucleare, erede scientifico di don Carlo Borghi, e il diacono dottor Giacomo Casoli, per la parte pastorale.
Il volume, presentato in anteprima a maggio 2016 al Salone Internazionale del Libro di Torino (cfr. La Libertà del 7 maggio 2016 a pagina 9 e del 14 maggio a pagina 8) è un’opera inedita del professor don Carlo Borghi, sacerdote, teologo, scienziato, docente universitario e ricercatore di Fisica Teorica, letterato, poeta, musicista, pittore, una personalità fuori del comune il cui genio è tuttora sconosciuto al grande pubblico 1.

In sintesi, questa la sua biografia: nacque il 3 luglio 1910 a Barlassina (Monza) e morì a Parma il 30 marzo 1984. Ordinato sacerdote nel 1933 dal cardinal Schuster nel Duomo di Milano, si laureò in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma ed in Scienze Fisiche nel 1939 all’Università Statale di Milano, dove insegnò come professore incaricato di Fisica teorica e di Calcolo delle probabilità. Si trasferì poi a Roma per dedicarsi alla ricerca nel campo della fisica nucleare. Fu consigliere di Pio XII.
Nel 1960 andò in Brasile e vi rimase per circa 15 anni presso l’Università Federale di Recife, dove fondò e diresse un Centro di energia nucleare. Rientrò in Italia nel 1975 per ragioni di salute stabilendosi presso l’amico e collega professor don Camillo Giori, allora docente di Fisica nella Facoltà di Scienze dell’Università di Parma e già professore in Seminario del nostro vescovo emerito monsignor Adriano Caprioli.

Continua a leggere il saggio di Lorenzo Calabrese su La Libertà dell’1 aprile

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