L’ora di religione? Vitale e necessaria

Gli esiti della ricerca «Una disciplina alla prova»

“Di quale «religione» hanno bisogno i giovani per vivere in maniera consapevole nella società attuale? Oggi l’IRC (Insegnamento della Religione Cattolica) mira alla formazione umana degli studenti, una formazione che non può dirsi completa senza essersi interrogata sulla dimensione religiosa della persona”. Lo ha affermato il segretario generale della CEI, il vescovo Nunzio Galantino, presentando l’indagine IRC, nel pomeriggio di martedì 17 gennaio nel Palazzo del Vicariato, a Roma, a trent’anni dalla revisione del Concordato.
La ricerca, intitolata “Una disciplina alla prova”, a cura di Sergio Cicatelli e Guglielmo Malizia, è la quarta indagine nazionale sull’insegnamento della religione cattolica, edita dalla Elledici, promossa dall’Istituto di sociologia dell’Università salesiana e da alcuni Uffici Cei (Servizio nazionale per l’Irc; Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università; Centro studi per la scuola cattolica).

Questa disciplina non è “l’ora dei cattolici” e neppure è rimasta confinata ai margini, ma mostra di essere ancora vitale, con un tasso di adesione di poco inferiore al 90% nella media nazionale secondo l’indagine.
Il Rapporto mette in luce come il valore dell’insegnamento della religione cattolica, che resta una materia ancora molto “scelta”, risieda nell’opportunità di comprendere la storia e i valori del nostro Paese grazie allo studio di un elemento fondante – strettamente legato a cultura, società e arte.

Continua a leggere tutto l’articolo di Silvia Bosio su La Libertà del 18 marzo

IRC-OradiReligione