Vita consacrata e Chiesa locale

La meditazione del monaco di Camaldoli Roberto Fornaciari, reggiano, per la 20a Giornata dedicata alla vita consacrata

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dal monaco Roberto Fornaciari. Le foto sono state scattate domenica scorsa in Seminario all’incontro del Vescovo con i consacrati e le consacrate della diocesi.

Per volere dello Spirito del Signore la vita consacrata è un mondo variegato e variopinto all’interno della vita ecclesiale, di cui condivide il cammino e conseguentemente la corresponsabilità. Infatti non vi è vita consacrata senza Chiesa e nello stesso tempo la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa non sarebbero quello che noi conosciamo senza la presenza in essa della vita consacrata. È un dato di fatto sotto l’occhio di tutti che nell’unica Chiesa vivono tra loro assieme laici (che sono la parte largamente più numerosa), presbiteri e diaconi, religiose e religiosi, e altre forme di vita consacrata, in una comunione che si articola poi nella vita delle comunità, associazioni, movimenti, sotto la guida di un pastore, il vescovo, che ha il compito di mantenere la comunione e la vivacità dei carismi di cui la sua Chiesa viene arricchita dallo Spirito.

Leggi tutto l’articolo di Roberto Fornaciari, monaco di Camaldoli, su La Libertà del 4 febbraio

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