Spiritualità «africana» tra Rwanda e Algeria

Primo incontro con don Daniele da vescovo eletto di Crema

Anzitutto la data di ordinazione episcopale di don Daniele: sarà domenica 19 marzo alle 16.30 in Cattedrale a Reggio Emilia, con il vescovo Massimo Camisasca come consacrante principale, 12-e-13_liberta_1701_Qaffiancato come co-consacranti dal vescovo di Brescia Luciano Monari e da quello di Como (predecessore di Gianotti a Crema) Oscar Cantoni. Quanto all’ingresso, lo stesso monsignor Gianotti, nella sua lettera ai cristiani di Crema, ha manifestato l’auspicio di celebrare con loro la Pasqua (16 aprile): il giorno concordato con la nuova Diocesi è domenica 2 aprile.
La lunga catena della successione apostolica si arricchisce dunque di un altro anello di origine reggiano-guastallese, che tra i vescovi viventi vede schierati il cardinale Camillo Ruini, i vescovi titolari di Brescia, Luciano Monari, di Tivoli, Mauro Parmeggiani, di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni, e tra gli emeriti Paolo Rabitti, Enzo Dieci, Ruggero Franceschini, Ignazio Bedini.
Su La Libertà del 14 gennaio abbiamo riportato il curriculum vitae di don Daniele, parroco e teologo con due grandi passioni: i libri e la musica. Oggi pubblichiamo la sua prima intervista come vescovo eletto di Crema. Sul suo inseparabile computer portatile, l’immagine di sfondo è uno scorcio reggiano: “Da quando ho saputo della nomina ho cominciato a mettere sul desktop dei paesaggi nostrani”, conferma don Daniele.

Ecco, partiamo proprio dalla nomina. Come sono andate le cose?
Il 19 dicembre mi ha telefonato il Nunzio, monsignor Adriano Bernardini, dicendo che voleva vedermi. Ho capito subito che non voleva farmi solo gli auguri di Natale… Così abbiamo concordato di vederci appena dopo Natale; nel frattempo ho potuto parlare con il vescovo Massimo, che mi ha incoraggiato a non tirarmi indietro.

E quando è andato a Roma?
La nomina a vescovo e la sede di Crema mi sono state comunicate il 27 dicembre. Dopo aver incontrato il Nunzio, ho camminato un po’ per Villa Borghese, era una bella giornata di sole, e mi è subito venuta in mente una felice coincidenza: il 27 dicembre è anche il giorno in cui, nel 1954, monsignor Baroni riceveva l’ordinazione episcopale per le mani del cardinale Lercaro. Ho pensato molto, nella preghiera, al vescovo Gilberto…

Leggi tutta l’intervista di Edoardo Tincani al neo vescovo Daniele su La Libertà del 21 gennaio