Diciotto parole sulla fotografia

Incontro con Alice, autistica, e con le sue folgoranti considerazioni

Non sei per niente originale
non sei per niente unica
ma copi solo la realtà
mia sciocca fotografia

Alice ha ventisei anni ed è autistica. La scienza ha classificato questa manifestazione come disturbo nello sviluppo neurologico, come a dire, succede, che gli studiosi davanti a dei punti interrogativi non vogliono lasciarci solo quelli, ma comunque metterci sopra una etichetta, invece di arrendersi innanzi a quel mistero – non ancora compreso e chissà per quanto tempo ancora lo sarà, Rita Levi Montalcini insegna – che è la mente umana.
Alice, da alcuni anni, frequenta l’associazione onlus ‘Il giardino del baobab’, un ente che “vuole promuovere la cultura – mi dice Agnese Marconi, una delle responsabili – dell’unicità della persona e della differenza come risorsa, per dare voce e riconoscimento al pensiero dei ragazzi diversamente abili, creare occasioni di formazione, di opportunità lavorative, di incontro con la cittadinanza e di condivisione. I ragazzi, attraverso la Comunicazione Facilitata, (tecnica di comunicazione che viene utilizzata in assenza o inefficacia della comunicazione orale o gestuale) esprimono le loro idee e pensieri: un dono per chi li legge”. Un dono per davvero e vedremo più avanti il perché.

Continua a leggere tutto l’articolo di Giuseppe Maria Codazzi su La Libertà del 10 dicembre

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