Volontariato pieno di Vita

Incontro con il presidente del Movimento per la Vita italiano

Stretta di mano energica, loquela fluente, ironia: è il primo impatto con Gian Luigi Gigli, nativo di Roma ma udinese di adozione, neurologo di fama, deputato, iscritto al gruppo parlamentare “Democrazia solidale – Centro democratico”, che incontriamo soprattutto nella sua veste di presidente del Movimento per la Vita italiano presso “La casa di campagna”, durante un incontro con i vertici dell’associazionismo reggiano e delle case di accoglienza di questo straordinario e sempre poco riconosciuto mondo.
I suoi rapporti con la Diocesi sono di lunga data: conosce e stima monsignor Camisasca da quarant’anni.

Gigli, partiamo dalla sua famiglia, numerosa…
È una famiglia complessa. Con mia moglie Mariarosaria, neurologa pure lei, abbiamo avuto una vita tutta in salita, per riuscire a combinare il tempo della professione con quello della famiglia e dell’impegno civile, sociale, ecclesiale… da un lato è stata la negazione della vita privata, dall’altro la famiglia ci ha dato tanto, in particolare cinque figli, dei quali solo una medico.

Li presenti…
Il medico è Marta, la più grande, 30 anni, si sposa nel 2017. Francesco, dopo la laurea triennale in Economia, è diventato un viaggiatore per vocazione: ha lavorato in Canada, in Australia, ha girato in barca a vela mezzo Oceano Atlantico e Pacifico… ora insegna inglese ai bambini cinesi in un’isoletta appartenente a Taiwan, e a febbraio si trasferirà in Namibia con la sua ragazza, britannica.
Maria Beatrice vive a Parigi e all’Università di Sciences Pò si occupa di diritto proprietario. Federico studia biologia marina, mentre Stefano Maria, 14 anni, va al liceo. I tre maschi sono tutti surfisti appassionati.

Continua a leggere l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 3 dicembre

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