Solidarietà formato famiglia

La scelta di Rossella e Andrea, giovane coppia di sposi con 4 figli

“Dove eravamo rimasti?”… Si potrebbe iniziare così per riprendere il filo del discorso di una storia – per la precisione, di due storie, quella di Rossella Rovesti e Andrea Pagano, poi diventate una sola – che in momenti e ‘sedi separate’ avevamo iniziato a raccontarvi su La Libertà. Due fra le tante che rendono vero e pulsante di vita il nostro giornale. Li avevamo conosciuti più o meno una decina d’anni fa, Rossella e Andrea. Allora, poco più che ventenni, erano entrambi alle prese con le domande e le attese di felicità ed autenticità di tanti giovani come loro. Una ragazza e un ragazzo che ancora non si conoscevano ma con un sogno da realizzare, alla ricerca di un proprio posto nel mondo e nella Chiesa. Lei, guastallese, era appena tornata dal Rwanda, dove aveva vissuto un intenso anno di servizio missionario collaborando al Progetto delle Case “Amahoro”. Correva l’estate 2006. Lui, sassolese, si era fatto notare nella Basilica-Cattedrale della “Madonna del Ponte” di Lanciano in una mattinata di fine agosto del 2007, quando, assieme a Matteo De Benedittis, aveva presentato ai giovani di quella diocesi la realtà delle Case della Carità, durante il gemellaggio interdiocesano che precedette l’incontro con Benedetto XVI a Loreto.

Leggi l’articolo completo di Matteo Gelmini su La Libertà del 12 novembre

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