Fisco, stop a Irpef agricola

La cancellazione dell’Irpef agricola riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola che nel fare impresa produce bene comune oltre a benefici sul piano ambientale, paesaggistico e culturale. È questa la bella notizia annunciata direttamente dal premier Matteo Renzi durante l’incontro di giovedì scorso al Mandela Forum di Firenze con diecimila agricoltori associati, tra cui anche una nutrita rappresentanza reggiana.

Il Presidente Renzi ha personalmente detto che «nel quadro economico del Def, a cui seguirà la legge stabilità il prossimo 15 ottobre, abbiamo previsto a partire dal 2017 la cancellazione della parte di Irpef agricola che le aziende pagano. Un provvedimento – ha detto Renzi – che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo che abbiamo tolto Imu e Irap, ma che è anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino. In questi ultimi anni in Italia all’agricoltura – ha precisato il premier – non è stato dato il giusto peso e il giusto ruolo. È ora di riprenderci tutti assieme questo ruolo».

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«Dopo una prima attenta analisi – commenta Giovanni Bedogni, responsabile fiscale di Coldiretti Reggio Emilia – possiamo ipotizzare per le 6mila imprese agricole reggiane un abbattimento delle imposte di circa 10milioni di euro. Facciamo alcuni esempi concreti: dalla cancellazione dell’Irpef i soci di un’azienda ortofrutticola, di medie dimensioni con circa 40 ha coltivati, si avvantaggiano di un risparmio calcolato in circa 3mila euro, quelli di una società agricola zootecnica, con circa 80 capi allevati, risparmiano 1500 euro ed anche un’azienda viticola medio piccola potrà contare su un risparmio non inferiore ai 500 euro».

Una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni che restituisce dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività delle imprese agricole italiane che, nonostante le difficoltà, sono cresciute in termini di valore aggiunto, nel secondo trimestre del 2016, il triplo dell’industria e il doppio dei servizi.

«Con questa scelta il Governo finalmente riconosce – commenta Assuero Zampini direttore della Coldiretti reggiana – il giusto valore e il giusto peso al lavoro che quotidianamente gli agricoltori svolgono sul territorio a tutela dell’ambiente, del paesaggio, della rete idrogeologica rendendo il nostro territorio sano, produttivo e bello, degno di essere fotografato e postato quotidianamente sui social o comunicato attraverso campagne pubblicitarie. Tutto ciò – conclude Zampini – ha un valore che deve essere reso noto».