Atim Molinari con “Medici con l’Africa Cuamm” in Tanzania

Atim Molinari è pronta per partire per la Tanzania, dove a Bugisi, nel nord del Paese, sarà impegnata per un anno all’interno del dispensario locale di cure per l’HIV, in un progetto pilota di test e trattamento dell’Hiv/Aids, indirizzato a garantire le cure a tutti i pazienti affetti dal virus dell’Hiv.

Infettivologa di Parma, per Atim Molinari l’esperienza in Tanzania segna un ritorno in Africa. Lì infatti è nata nel 1977, in Uganda, mentre il padre, medico pediatra, era impegnato con la moglie nella missione di Lacor, sempre con Medici con l’Africa Cuamm. Anche il suo nome parla di queste origini lontane: nella lingua locale infatti “Atim” significa “nata lontano da casa”.

«Mio padre era partito con il Cuamm la prima volta che è stato in Africa – racconta Atim Molinari – e poi lì la mia famiglia ha vissuto per un bel po’: io ci ho passato i primi due anni e mezzo di vita, ci sono tornata tra la seconda e la terza elementare e, di quattro fratelli che siamo, tre hanno visto l’Africa. Ho passato la mia infanzia in Uganda, ho un ricordo bellissimo di quell’esperienza, che di certo ha influenzato anche le mie scelte di vita. Oggi infatti parto per la Tanzania: è la prima volta che riesco a tornare in Africa come medico, anche se l’ho sempre desiderato. Ricordo che la prima volta che da adulta ho preso l’aereo per andare in Africa, ho pianto di gioia all’idea di tornare nella terra dove sono cresciuta».

A Bugisi, Atim Molinari sarà l’unico medico espatriato in un piccolo dispensario, ristrutturato e attrezzato dal Cuamm, che serve una rete di 35 villaggi, per 75.000 persone, il 7,4% delle quali affette da Hiv/Aids.

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«Anche in Italia mi occupo di Hiv/Aids – spiega Atim Molinari – ma i numeri e i mezzi a cui sono abituata in Tanzania sono completamente differenti. Dovrò lavorare molto con le comunità: voglio imparare la lingua e cercare insieme alle persone del posto delle strategie vincenti perché tutti i malati di Hiv si incoraggino a vicenda per sottoporsi al trattamento farmacologico, senza abbandonare la cure, nonostante i numerosi ostacoli, spesso banali, dovuti a motivi logistici, di paura per lo stigma sociale o di scarsa fiducia nel valore delle cure».

La partenza di Atim Molinari rinforza il rapporto tra Medici con l’Africa Cuamm e l’Emilia Romagna, dove è da tempo attivo il gruppo di appoggio Medici con l’Africa Cuamm Modena/Reggio Emilia e di recente anche Medici con l’Africa Cuamm Ferrara, che con le loro iniziative di sensibilizzazione aiutano a diffondere i valori di Medici con l’Africa Cuamm e a portare l’attenzione sul tema della salute dei più poveri in Africa. In oltre 60 anni di storia, sono quasi 100 i medici e i volontari originari di questa regione partiti con il Cuamm per l’Africa.

È possibile sostenere il lavoro di Atim e del Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online su www.mediciconlafrica.org; con 40 euro è possibile garantire il parto assistito a una futura mamma.