Nasce “Needo” il primo asilo mobile on demand.

A Bologna, nella sede di Unioncamere regionale, il 18 luglio sono stati presentati i risultati del progetto “Creazione e Start-up di nuove imprese”. Dal percorso integrato di formazione e assistenza sviluppato in più fasi, grazie alle Camere di Commercio di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Piacenza e Rimini con il coordinamento di Unioncamere Emilia-Romagna e in collaborazione con IFOA e CTC, sono nate 11 nuove realtà imprenditoriali sul territorio regionale già iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di commercio. Una di queste è “Needo”, un innovativo asilo mobile “on demand”, ideato da Vanessa Boccia che ha seguito le fasi formative e di consulenza presso la Camera di Commercio di Modena: “Un percorso – dice –veramente sorprendente per la completezza di argomenti sul mondo delle Start-up, cui si è aggiunta la personale fortuna di aver potuto sviluppare completamente il business-plan grazie a incontri individuali con esperti. Ora ho uno strumento fondamentale da presentare a potenziali investitori/finanziatori”.

Vanessa come nasce “Needo”?

Dopo essermi diplomata nel 2009 all’Istituto Europeo di Design di Milano come Interior Designer e aver fatto alcune esperienze in aziende, ho iniziato a partecipare a “concorsi di idee“ per mettermi alla prova con progetti stimolanti. Nel 2010 ho vinto il secondo premio del concorso internazionale “Interior Design Award – Active Design” con il progetto “Box – live your eco space” un modulo abitativo di soli 9Mq e quest’anno lo stesso progetto è arrivato in finale in un’altra competition. Da qui il passaggio a “Needo”: anch’esso nasce da un concorso internazionale, Expo Milano 2015, che cercava idee per migliorare la vita delle donne. Le mie indagini mi hanno portato a concentrarmi sugli asili nido, un tema molto sentito visto che tante amministrazioni non riescono a soddisfare la domanda delle famiglie e non è raro il caso di aziende che non prendono in considerazione l’assunzione di una donna per paura di una futura gravidanza. Come donna sono rimasta colpita da alcuni dati: 14% di disoccupazione femminile e l’alto numero di licenziamenti per assenza dovuta a maternità (si parla di 350.000 donne). Ho cominciato a pensare in che modo lavorare su questi aspetti per contribuire a migliorarli. Così ho ideato “Needo – l’Asilo che non c’era”.

VanessaNeedo

Di cosa si tratta?

“Needo” è il primo asilo nido on-demand che ha la possibilità di spostarsi ovunque per raggiungere qualsiasi luogo e soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. E’ un asilo nido mobile dotato di personale qualificato e di programmi pedagogici per la crescita dei piccoli ospiti che, una volta conclusa la sua “missione” potrà essere rimosso, pronto per un’altra destinazione. Il concetto di mobilità, al centro del progetto, è possibile grazie all’utilizzo di container marittimi, protagonisti di un riutilizzo creativo perché, oltre alla facilità di trasporto, sono ecosostenibili, antisismici, modulari ed altamente personalizzabili. Nel mio caso il container, coibentato e reso a norma è in grado di diventare un involucro accogliente e confortevole per i piccoli ospiti. La modularità è infatti un altro fattore molto importante di “Needo” che ha una diversa gamma di configurazioni:
– 2 moduli (25,65Mq) pensato come spazio atelier a supporto di strutture esistenti, dove i bambini potranno cimentarsi con divertenti attività di laboratorio creativo;
– 3 moduli (38,24Mq) pensato per ospitare fino a 5 bambini;
– 4 moduli (52,22Mq) pensato per ospitare fino a 7 bambini.
“Needo” è utile alle aziende che abbiano a cuore le esigenze dei propri dipendenti, agli enti pubblici che vogliano arricchire l’ offerta di servizi ai cittadini, ma anche alle organizzazioni no-profit che in questo modo hanno la possibilità di garantire l’istruzione a bambini di nazioni svantaggiate.

A che punto è il progetto? Quali sviluppi vede?

Ad oggi ho visitato potenziali clienti e istituzioni per comprendere gli aspetti normativi, ma anche per presentare l’idea. Reggio Children, il centro più importante al mondo per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine, ha apprezzato il progetto.  La partenza è in Emilia Romagna e sono contenta dei primi riscontri avuti da alcuni comuni del nostro Appennino, carenti dal punto di vista dell’educazione infantile, che potrebbero utilizzare “Needo” per creare un servizio ad hoc nel proprio territorio. La fase che mi trovo ad affrontare ora è forse la più delicata in quanto sono alla ricerca dei fondi necessari per concretizzare il progetto. Mi sono data come tempi il 2017 e con la determinazione che mi contraddistingue, sono sicura che ce la farò.

“Needo” fra qualche anno: come lo immagina?

Io credo che la mentalità di molti imprenditori stia cambiando in quanto sempre più spesso si parla di welfare aziendale. Il dipendente è la risorsa più preziosa che un datore di lavoro possiede e credo che contribuire con servizi che possano facilitare la sua vita, diventa utile per creare un ambiente di lavoro sereno e pieno di voglia di fare. Del resto anche il Governo se n’è reso conto tanto che nella nuova Legge di Stabilità incentiva manovre di welfare con importanti sgravi fiscali. La missione è trasmettere il vero valore di un servizio che mette al centro le persone ed i loro legami più solidi. Quindi perché non provare?

Potete trovare tutti i riferimenti per contattare Vanessa Boccia sul sito www.vanessabdesign.it.