Da La Libertà del 4 giugno
Pubblichiamo l’elenco delle Unità Pastorali del Vicariato Urbano, suddivise per Zone Pastorali. rispetto all’elenco precedente, vi sono alcune piccole modifiche e viene mantenuta l’avvertenza che si tratta di un obiettivo da raggiungere, in tempi che non saranno i medesimi per ogni situazione.
Infatti, in grassetto sono riportate le realtà già completamente operative; in carattere normale, invece, quelle ancora in itinere.
La novità è invece rappresentata dalla suddivisione in “zone pastorali”. Viene così delineato un processo di comunione: parrocchia – unità pastorale – zona pastorale – vicariato. Non dobbiamo pensare a una ulteriore burocrazia: ad ogni livello, si dovranno trovare gli scopi adeguati.
In particolare, la Zona Pastorale ha come obiettivo la comunione anzitutto tra preti, diaconi e ministri, per evitare isolamento e autoreferenzialità, per ricevere l’aiuto dell’incontro tra fratelli e il confronto, soprattutto in questo momento di trasformazione.
A livello zonale, potranno sorgere iniziative di formazione e scambi con il territorio, con le problematiche della società civile; potranno essere affrontate situazioni caratteristiche della zona, come quelle della città storica o di una periferia multietnica o di zone nevralgiche, come quella attorno alla Stazione ferroviaria.
Il Vicariato sarà invece la sede per la trattazione dei grandi temi, come quelli proposti dalla Diocesi, e altri, come il rapporto con le comunità cattoliche e non cattoliche d’origine straniera, con le altre religioni; inoltre, il rapporto tra parrocchie e movimenti o la pastorale universitaria.
Giuseppe Dossetti
vicario urbano
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