“Gran Tour con signora” alla Galleria Parmeggiani

Nell’ambito degli eventi programmati per Fotografia Europea  (quest’anno dedicata al tema:“La via Emilia. Strade, viaggi, confini”), domenica 29 maggio alle ore 17 alla Galleria Parmeggiani in Corso Cairoli, 2  si terrà la visita guidata alla mostra fotografica “Gran Tour – viaggio nel tempo dell’iPhoneography” di Giuliano Ferrari .

La visita guidata dal titolo “Grand Tour con signora”  è condotta dallo stesso autore con le apparizioni letterarie e poetiche di Laura Pazzaglia.  Come una viaggiatrice di quel Gran Tour che portava gli aristocratici, gli artisti e gli intellettuali europei in Italia tra Sette e Ottocento, Laura Pazzaglia attraversa con leggerezza e ironia i paesaggi, l’arte, gli animali evocati dal reportage ‘emozionale’ di Giuliano Ferrari: storie e pagine intorno all’arte di viaggiare come arte di vivere.

Posti limitati.

Ingresso sottoposto al tiket di Fotografia Europea (che prevede l’ingresso a tutte le mostre ufficiali) da acquistare nei due punti vendita: Palazzo Magnani, Chiostri di San Pietro.

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Giuliano Ferrari, il viaggio nel tempo dell’iPhonegraphy.

Giuliano Ferrari ci propone una ricerca sul tema del “Grand Tour”, il lungo viaggio in Italia che in passato si affrontava per conoscere l’antichità, la pittura rinascimentale e il paesaggio.

Anche il suo percorso ha avuto una lunga durata – temporale e concettuale – perché è il risultato di molti anni di esperienza nel campo del reportage fotografico e rappresenta una risposta alla modifica tecnologica della fotografia. È composto, infatti, con fotografie digitali a bassa post produzione, scattate con un iPhone e accoglie la metamorfosi nell’uso sociale della fotografia, con questo mezzo divenuta familiare a tutti, anche a chi aveva mai utilizzato una fotocamera.

In tal modo, per Ferrari il viaggio non è più un itinerario entro un ambiente geografico e storico, ma un percorso all’interno di se stesso alla ricerca delle proprie radici conoscitive ed emotive; è un tentativo di ricomporre in unità i frammenti di esperienze accumulate nel tempo ed è una riflessione sulle proprie capacità di creare un racconto lungo. Esso procede prevalentemente in maniera duale, per immagini affrontate e fra loro collegate da nessi variabili: topografici, temporali, visivi, mnemonici oppure psicologici. In tal modo il suo racconto si colloca su un nuovo gradino nella storia della fotografia, ormai non più “scrittura con la luce”, ma divenuta “re-immaginazione” della realtà, ovvero sua interpretazione attraverso l’immagine digitale

 Massimo Mussini

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