Sinergie, trasparenza e legalità le parole d’ordine
La ricorrenza del 4° anniversario dalle scosse telluriche – che alla fine del maggio 2012 portarono lutti e dolore a non poche famiglie e comunità dell’Emilia e che tanto danno causarono al patrimonio immobiliare – provoca una verifica del lavoro fatto ad oggi anche per quello che riguarda i fabbricati ecclesiastici e le chiese in particolare, e di quanto resta ancora da fare nel recupero di luoghi e funzioni di particolare valenza.
La sinergia che da subito si manifestò tra i diversi soggetti istituzionali e privati ha fatto sì che le riparazioni cominciassero a distanza di pochissimi mesi dal sinistro evento. Incisive le azioni messe in campo dai soggetti coinvolti (Prefettura, Soprintendenza, Vigili del Fuoco, Regione Emilia Romagna, Protezione Civile, Amministrazioni Locali, Diocesi e Comunità parrocchiali, Caritas, eccetera) per alleviare i disagi di singoli e intere realtà colpite, non mancando di porre le premesse per una ricostruzione che si caratterizzasse per trasparenza nella gestione delle risorse e che fosse guidata dalla specifica normativa di legge.
Per quello che attiene al patrimonio che fa capo alla diocesi reggiana si tenta di offrire un quadro per quanto possibile puntuale del lavoro svolto dall’Ufficio Beni culturali della Curia di Reggio Emilia, in particolare nell’ultimo triennio, evidenziando soprattutto che tanti lavori sono stati ormai conclusi e non poche le chiese restituite alle loro primigenie funzioni.
Prioritariamente si è intervenuto con la messa in sicurezza di edifici che rischiavano un ulteriore peggioramento delle condizioni strutturali mediante il puntellamento delle volte collassate tramite strutture metalliche in tubi e giunti e centinature lignee.
Per tali interventi la Diocesi ha speso € 521.726,28 a fronte dei 608.345,82 euro stanziati dalla Regione Emilia Romagna, intervenendo sulle chiese parrocchiali di Reggiolo (€ 348.983,00), Casoni di Luzzara (€ 68.539,00); Brugneto (€ 37.958,19); San Martino in Rio (€ 10.544,38); sulla torre campanaria di Rubiera (€ 48.871,79) e sulla chiesa di Santa Maria della Misericordia di Correggio (€ 6.829,92).
Leggi tutto l’articolo su La Libertà del 28 maggio
Clicca e scopri le nostre offerte di abbonamento