Dieci per cento

Credo che non dimenticherò mai (Alzheimer permettendo) il 7 Gennaio 2016, il giorno in cui la vita mi ha dato una svegliata. Nel vero senso della parola. Erano le nove di mattina e mi trovavo in uno stato di sonno molto vicino al coma, le festività e le calorie natalizie erano ormai giunte al termine e non rimaneva che gustarsi la pace degli ultimi giorni di vacanza, prima di iniziare un incarico in un doposcuola, con una sana dormita.
Squilla senza sosta  il telefono e miracolosamente mi trovo in piedi, pronta a sentenziare “non mi interessa” a quella che al 90% è l’ennesima telefonata di quegli stalker dei call center.
Ma qui entra in gioco il 10% di imprevisto:
“Buongiorno, cerchiamo la prof.ssa Oleari” – un breve excursus mentale della mia famiglia che conta ben 5 persone impegnate nell’insegnamento, e la conclusione “ok, probabilmente cercano me” – “sì sono io!” (“Sono io???? Ho solo lasciato il curriculum in qualche scuola, non sono una prof!!!”)
Mentre mi esprimo con una voce melodiosa e cristallina come Chewbacca, ecco che arriva la scarica da 220 Volt dall’altra parte della cornetta: “Le interessa un incarico da 18 ore settimanali fino a giugno, come prof di chimica?”
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Fino a dieci secondi prima la mia preoccupazione era scegliere da che parte girarmi nel letto e tutto d’un tratto mi sento chiamare prof con una incredibile offerta di lavoro!
Rispondo che sì, sono assolutamente interessata ma vorrei chieder più informazioni di persona. Riaggancio. Inizio a urlare (col mio cane che mi guarda confuso).
Telefono a mio padre.
Farfuglio qualcosa. Riaggancio. Ricomincio ad urlare. Doccia-per-sembrare-meno-sconvolta. Risultato: sembro strafatta.  Evvai.
Corro a scuola, ascolto le informazioni e due giorni dopo, alle 8 di mattina, mi ritrovo in una delle “mie” future sei classi.
Entro in aula e mi posiziono tra la cattedra e la lavagna. Cosa ci faccio qui?
Davanti a me ragazzi e ragazze (4 in tutto) con cui condividere i prossimi mesi: ce la farò? Come cavolo mi vestirò? Sarò credibile? Sarò veramente la prof. Oleari?
Non snobbate il telefono che squilla, al 90% potranno essere le solite offerte dei call center, ma c’è un 10% a cui dare fiducia…può cambiarvi la vita!
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