‘L’Orecchio del sabato’ – Music Building 2: La costruzione della musica in cinque lezioni-concerto

Riapre il laboratorio de ‘L’orecchio del sabato‘, appuntamento settimanale con la musica dal 14 maggio all’11 giugno 2016, giunto alla sua quinta edizione. Il titolo della rassegna 2016, curata e promossa dalla biblioteca Gentilucci dell’Istituto superiore di studi musicali Peri-Merulo, è Music Building 2.0. In programma cinque lezioni-concerto, che si terranno nella biblioteca Armando Gentilucci dell’Istituto superiore di studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti, tenute dai docenti dell’Istituto Pietro Scalvini (viola), Franca Bacchelli (pianoforte), Alessandro Ferrari (violino), Luca Franzetti (violoncello) e Giovanna Fornari (clavicembalo).

Il primo appuntamento è per sabato 14 maggio alle ore 16.30 con Pietro Scalvini (in fondo il programma dei prossimi incontri), con una lezione-concerto dal titolo ‘Dal salotto alla sala da concerto’. Musiche di Franz Schubert interpretate da Elia Torreggiani al violino, Laura Garuti alla viola, Leonardo Duca al violoncello, Salvatore La Mantia al contrabbasso, Stella Adjei al pianoforte. Un capolavoro della musica strumentale romantica sarà oggetto della lezione-concerto di Pietro Scalvini: il quintetto per pianoforte e archi in la maggiore di Schubert. Il titolo della lezione Dal salotto alla sala da concerto riassume in estrema sintesi la vicenda compositiva di un brano e la sua trasformazione nel passaggio da una destinazione sociale a un’altra. L’aspetto intrigante concerne il rapporto tra l’ambiente salottiero per cui Schubert scrisse i suoi oltre cinquecento Lieder per voce e pianoforte e la dimensione della scrittura puramente strumentale destinata all’esibizione dei musicisti virtuosi. Quando la composizione strumentale richiama esplicitamente melodie dei Lieder, come in questo caso il brano per voce e pianoforte La trota, la “scintilla” produce risultati a dir poco ardenti. Nella musica strumentale di Schubert il soggetto si riversa direttamente nell’espressione di un sentimento indeterminato. Non c’è la parola come nel Lied che l’ha ispirata, ma un fluire continuo che non ha corpo e che sconvolge per la sua bellezza ineffabile e incandescente.

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MUSIC BUILDING 2 — Dato il successo dell’anno scorso è stato riproposto il tema della costruzione della musica dal lato esecutivo. Saranno mostrati al pubblico gli interni del “laboratorio”, con l’attività che precede la realizzazione dei concerti, per sottolineare il potenziale conoscitivo dell’approccio diretto con l’esperienza dei musicisti: l’assemblaggio delle parti, il montaggio di ogni singolo pezzo in funzione di un risultato unitario, l’efficacia delle correzioni e lo stupore del risultato finale.

Gruppi di allievi impegnati nella concertazione di capolavori della storia della musica cameristica come il quintetto La trota di Schubert (14 maggio), il Trio dei birilli di Mozart (21 maggio), i concerti grossi di Arcangelo Corelli (nella serata del 28 maggio) si lasceranno “plasmare” sotto la mano esperta dei docenti.

Vi sarà anche una lezione particolare del Maestro Luca Franzetti sulle Suite per violoncello  n. 2 e 3 di Bach (4 giugno) e una sorpresa finale, l’11 giugno, che consiste in un’avvincente ‘battaglia musicale’ a due cembali. L’idea è quella di terminare il ciclo all’inizio dell’estate con un gioco coinvolgente che impegnerà i cembalisti in un’avventurosa sfida “senza frontiere” con premio finale aggiudicato da una giuria scelta tra il pubblico a chi avrà dato miglior prova nella capacità d’interagire e sostenere l’altro, conferendo maggior senso musicale all’insieme.

La sede di riferimento sarà sempre la Biblioteca negli orari pomeridiani specificati nel calendario; tuttavia per l’appuntamento serale del 28 maggio non si esclude di “sconfinare” all’aperto, per una serata barocca nell’antico chiostro di San Domenico su cui affaccia il lato posteriore della Biblioteca.

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Pietro Scalvini