Impreparati nel dramma dei migranti
No, non sono versi di un poeta moderno che da una collina sta guardando l’esodo di siriani al confine macedone, ma è l’introduzione de “Se questo è un uomo” di Primo Levi, che l’autore scrisse dopo essere scampato al campo di concentramento di Auschwitz. Sbaglio o raccontano esattamente quello che sta avvenendo? Dopo quasi 70 anni di quieto vivere, l’Europa deve affrontare una nuova ecatombe.
Scriveva Hyman Minsky, economista americano, che la stabilità crea il terreno fertile per l’instabilità. La frase si riferisce alle crisi finanziarie (fu lui a mettere in relazione la fragilità dei mercati finanziari con le bolle speculative), ma credo possa trovare riferimenti nel contesto attuale.
Come scrivevo, per 70 anni l’Europa non ha subito gravi traumi (eccezion fatta per la caduta del muro di Berlino, ma questa fu una cosa positiva), si è come adagiata su un letto molto comodo di crescita e di ricchezza.
Leggi tutto l’articolo di Stefano Iotti su La Libertà del 9 aprile
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