Un progetto per la ricerca sui linfomi

Verrà realizzato a Reggio Emilia uno studio sui linfomi dell’anziano per individuare terapie e incidenza della patologia. L’obiettivo è anche rafforzare la rete tra i centri di ricerca italiani. Si tratta di ricerche di elevato rilievo clinico-sociale ed epidemiologico che difficilmente riescono ad essere condotte per carenza di fondi.

UniCredit e la Fondazione Manodori hanno quindi deciso di unire le forze, finanziando con 165.000 euro il progetto presentato dalla Fondazione Italiana Linfomi (Fil).

Un piano operativo che si svilupperà nell’arco di tre anni, coinvolgendo 60 centri in Italia, per mettere a punto una sperimentazione su mille pazienti over 65 con linfoma aggressivo di nuova diagnosi. Reggio Emilia sarà uno dei centri cardine del percorso di sperimentazione.

Il progetto di ricerca è stato illustrato oggi presso la sede della Fondazione Manodori da Gianni Borghi, presidente Fondazione Manodori, Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager UniCredit, Francesco Merli, direttore della struttura complessa di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria, Antonella Messori, direttore generale dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, Maurizio Martelli, presidente nazionale Fil.

“La ricerca in ambito sanitario – ha detto Gianni Borghi – è indispensabile per la prevenzione, la diagnosi precoce e l’applicazione di cure adeguate. La Fondazione Manodori ha quindi accolto con favore il progetto della Fil, considerandolo un intervento ad ampia ricaduta sociale. Siamo inoltre particolarmente orgogliosi che sia proprio l’Arcispedale di Reggio Emilia a dover indagare sui dati provenienti da altri centri sul territorio nazionale. E ancora una volta la Fondazione Manodori è al fianco dell’azienda ospedaliera per rispondere ai bisogni nel settore della salute pubblica, con particolare attenzione alle necessità delle fasce più deboli della popolazione“.

PRESENTAZIONE-PROGETTO-LINFOMI

“Siamo lieti di sostenere la Fondazione Italiana Linfomi – ha detto Luca Lorenzi – in uno dei progetti più rilevanti attualmente attivati nello studio dei linfomi nella persona anziana. Ciò conferma il nostro impegno a supporto di iniziative che diano un contributo reale a migliorare la qualità vita delle persone e una ricaduta sociale tangibile sul territorio. Finalizzata a potenziare le tecniche terapeutiche e in ultima analisi le aspettative e la qualità della vita dei pazienti anziani affetti da linfoma, questa ricerca promossa dalla Fil ha un rilievo clinico sociale ed epidemiologico nazionale, ma il suo cuore batte a Reggio Emilia dove l’ematologia dell’arcispedale Santa Maria raccoglierà e valuterà i dati che verranno raccolti su mille pazienti in tutta Italia”.

“Prima di tutto – ha aggiunto Maurizio Martelli – vorrei esprimere gratitudine da parte di tutta la  Fil per il contributo che UniCredit e Fondazione Manodori hanno assegnato per la realizzazione di progetti di ricerca per la cura dei linfomi, in particolare nei pazienti anziani. L’impegno della Fil è quello di sviluppare progetti di ricerca per tutti i tipi di linfoma e di diffondere tali studi su tutto il territorio nazionale per poter portare al più alto livello disponibile  le condizioni di cura di queste patologie. Fare ricerca no profit e di qualità è un impegno che richiede dedizione e preparazione ma anche molte risorse. Apprezziamo moltissimo l’attenzione posta alla nostra attività soprattutto in un periodo in cui la difficoltà a reperire fondi mette a rischio la conduzione di ricerche no profit, la cui finalità è il miglioramento della qualità delle tecniche diagnostiche, delle terapie e della vita dei pazienti”.

Elderly Project è il progetto più rilevante attualmente attivato dalla Fil nel campo dei linfomi dell’anziano. La gestione della raccolta ed elaborazione dei dati è affidata al centro di Reggio Emilia. Si tratta di un ampio studio prospettico osservazionale con importante valenza epidemiologica per quanto riguarda la diagnosi, la prognosi e la terapia. L’attività della Commissione linfomi dell’anziano della Fil è coordinata da Francesco Merli.

“Mi unisco ai ringraziamenti del Presidente della Fil, prof. Martelli, per questo fondamentale contributo di UniCredit e della Fondazione Manodori, agli studi che coinvolgono pazienti in età avanzata con linfoma. Da tre anni copro l’incarico di coordinatore della Commissione Linfomi dell’Anziano della Fil e l’impegno mio e dei colleghi che partecipano costantemente ai lavori, è volto alla promozione di progetti di ricerca sui linfomi in questo target di pazienti, considerando che gli anziani sono la popolazione più interessata da questa patologia.

Il successo dello studio “Elderly Project”, uno dei circa 50 studi condotti dalla Fil in Italia, potrà proseguire anche grazie a questo contributo che consentirà l’estensione della ricerca per arrivare ad includere 1000 pazienti in cura in circa 60 centri ospedalieri italiani“.