Racconti a base di creta e cioccolata

Alla Galleria San Francesco di Reggio Emilia, in via Bardi 4/b, visitabile fino al 26 marzo

Cos’hanno in comune il cacao e la creta? Poco, direte voi. Invece la mostra “Dolcemente – Buone visioni”, curata da Marina Montanari e allestita da Giovanna Vezzosi nella Galleria San Francesco di via Bardi in città, inaugurata sabato scorso e aperta fino al 26 marzo, sembrerebbe proprio dimostrare il contrario. Innanzitutto cominciano tutte e due per C, così come la cioccolata, il prelibato derivato del cacao; in secondo luogo sembrano cose fatte apposta per essere lavorate con le mani per prendere infinite forme. Tutt’e due, poi, hanno un bel pezzo di storia alle spalle: la creta, sarebbe più corretto chiamarla argilla, ha accompagnato i manufatti dell’uomo fin da quando ha scoperto che il fuoco la rendeva tanto resistente da poterci realizzare un sacco di prodotti per contenere le cose, ma anche oggetti creati solo per essere ammirati nella loro bellezza. Il cacao ci riporta invece alla civiltà Maya: infatti la leggenda narra che il seme venne donato loro dalla divinità Quetzalcoatl per alleviare l’uomo dalle fatiche del lavoro; in Europa lo portò poi Cristoforo Colombo di ritorno da uno dei suoi viaggi verso le Americhe.
Infine, il quarto punto in comune l’hanno trovato Lorenzo Criscuoli e Salvatore Marino, cioè la capacità di raccontare delle storie. Ed è così che è proprio successo: le abili mani dei due artisti hanno fatto uscire dalla materia dei racconti che profumano dei sogni dei bambini.

Continua a leggere tutto l’articolo di Giuseppe Maria Codazzi su La Libertà del 12 marzo

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