Dai banchi delle scuole superiori alle sedie della chiesa cattedrale. Chissà che effetto farà ai giovani, quest’anno, partecipare agli incontri del venerdì sera con il Vescovo (si comincia il 26 febbraio, si prosegue il 4 e l’11 marzo) e sentir parlare di Alessandro Manzoni, di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. Ricordo che trent’anni fa, aspirante ragioniere, “I Promessi Sposi” mi avevano molto appassionato. Per le vicende narrate, anzitutto. Poi per l’ironia dello scrittore e per le descrizioni dei personaggi.
Ma ammetto che il piacere della lettura, specie negli ultimi capitoli, era indistricabilmente legato al “dovere”, per via di compiti in classe e interrogazioni incombenti.
A distanza di tempo, mi accorgo di conoscere davvero poco di questa storia, apparentemente semplice e invece assai complessa, e più rileggo – a spizzico, magari – certe pagine, più le trovo sorprendentemente nuove e “vere”.
Continua a leggere l’editoriale di Edoardo Tincani su La Libertà del 27 febbraio
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