Cosa sarebbe la Chiesa se non ci fossero le suore?

PAPA FRANCESCO: NO AL TERRORISMO DELLE CHIACCHIERE!

Cosa sarebbe la Chiesa se non ci fossero le suore?

“Sentite bene – ha scandito Papa Francesco lunedì nell’Aula Paolo VI incontrando 5000 religiose e religiosi partecipanti al giubileo della vita consacrata -: non le chiacchiere, il terrorismo delle chiacchiere. Perché chi chiacchiera è un terrorista. È un terrorista dentro la propria comunità, perché butta come una bomba la parola contro questo, contro quello, e poi se ne va tranquillo. Distrugge! Chi fa questo distrugge, come una bomba, e lui si allontana”. E ha proseguito: questa, l’apostolo Santiago diceva che era la virtù forse più difficile, la virtù umana e spirituale più difficile da avere, quella di dominare la lingua. E poi un consiglio pratico ed efficace: “Se ti viene di dire qualcosa contro un fratello o una sorella, buttare una bomba di chiacchiera, morditi la lingua! Forte! Terrorismo nelle comunità, no!”

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La correzione di un difetto va fatta rivolgendosi direttamente alla persona interessata o a chi può risolvere il problema, oppure in capitolo: “Lì sì! In pubblico”. Le chiacchiere non servono. E ha insistito sul tema della prossimità. “Se tu butti la bomba di una chiacchiera nella tua comunità, questa non è prossimità: questo è fare la guerra! Questo è allontanarti, questo è provocare distanze, provocare anarchismo nella comunità. E se, in questo Anno della Misericordia, ognuno di voi riuscisse a non fare mai il terrorista chiacchierone o chiacchierona, sarebbe un successo per la Chiesa, un successo di santità grande! Fatevi coraggio! Le prossimità”.

Parlando a braccio e lasciando da parte il discorso preparato per l’incontro, Bergoglio ha diffusamente trattato il tema della perfetta obbedienza, quella di Cristo che si è annientato, ben diversa da “disciplina”; della profezia; della speranza; dell’attaccarsi ai soldi: “e voi sapete che i soldi sono lo sterco del diavolo”.

Il Papa ha poi affrontato il tema drammatico del calo delle vocazioni: “vi confesso che a me costa tanto quando vedo il calo delle vocazioni” E a me questo fa venire una tentazione che va contro la speranza: “Ma, Signore, cosa succede? Perché il ventre della vita consacrata diventa tanto sterile?. Alcune congregazioni fanno l’esperimento della “inseminazione artificiale”. Che cosa fanno? Accolgono. E poi nascono problemi. Il Santo Padre ha raccomandato:“No. Si deve accogliere con serietà! Si deve discernere bene se questa è una vera vocazione e aiutarla a crescere. E credo che contro la tentazione di perdere la speranza, che ci dà questa sterilità, dobbiamo pregare di più. E pregare senza stancarci. A me fa tanto bene leggere quel brano della Scrittura, in cui Anna – la mamma di Samuele – pregava e chiedeva un figlio”. E ha concluso: “Vi ringrazio tanto per quello che fate. I consacrati – ognuno col suo carisma. E voglio sottolineare le consacrate, le suore. Cosa sarebbe la Chiesa se non ci fossero le suore?”.

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