Unioni civili, i figli strumentalizzati

Il disegno di legge in discussione dal 28 gennaio apre la strada all’utero in affitto

Con una discussione ambigua e un po’ strappalacrime si continua a ripetere che “piuttosto dell’orfanotrofio è meglio una coppia anche omosessuale” per dare una famiglia ad un bambino. Come se in Italia ci fossero così tanti bambini in istituto da dover optare per una coppia anche omosex. In realtà ogni anno vengono adottati in Italia dai 3mila ai 3.500 bambini (soprattutto dall’estero) a fronte di oltre 12mila coppie disposte a dare una famiglia e il cognome ad un bambino/bambina. La legge italiana in materia è molto severa e complicata, così che solo una coppia su tre accede al diritto di adozione. Se i bambini restano in “case famiglie” non è dunque per carenza di coppie eterosessuali, che anzi riempiono le liste d’attesa giunte in questi anni a 30mila coppie. È una scusa pretestuosa quella di “usare” questi bambini per introdurre l’adozione alle coppie omosex, che tra l’altro, preferiscono piuttosto avere un bimbo attraverso fecondazione artificiale (cioè un figlio loro).

Continua a leggere l’articolo di Gabriele Soliani su La Libertà del 30 gennaio

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