Spalancato dal Vescovo il portone centrale della Cattedrale, rinnovato segno di un Dio che apre il cuore ai propri figli che lo riconoscono come Padre misericordioso, a inaugurare questo Anno Santo straordinario voluto dal Papa. Ma straordinario non è solo il Giubileo. Altrettanto inedito il disposto pontificio che ha esteso a tutte le cattedrali del mondo l’apertura di una “Porta Santa”, esclusivo appannaggio plurisecolare delle Basiliche Patriarcali Romane. La straordinarietà dell’avvenimento giubilare ha costretto anche la Diocesi a riflettere su quali potessero essere le azioni da mettere in atto per soddisfare le richieste del Papa, consentendo a quanti lo desiderassero di poter vivere con maggiore intensità possibile quest’anno di Grazia.
Tra le diverse proposte, sul versante delle azioni “sensibili”, destinate a colpire immaginazione, fantasia e in ultima analisi il cuore delle persone, anche quella della Porta della Misericordia, il varco da oltrepassare a sottolineare l’inserimento in Cristo di quanti hanno il dono della fede. Le caratteristiche architettoniche della Cattedrale di Reggio, priva di un “filtro” tra la piazza e l’interno tale da consentire un accesso mediato, prezioso per la riflessione e il silenzio, hanno fatto pensare a un “segno” da collocarsi all’interno, in una delle navate sulle quali si aprono le cappelle destinate alla celebrazione del sacramento della Riconciliazione.
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