Ruy Barbosa-Reggio, 50 anni insieme

L’importanza di fare memoria e, nel contempo, di guardare avanti

Quasi un centinaio di persone ha partecipato domenica, 29 novembre, al pomeriggio di studio e ringraziamento organizzato dal Centro Missionario per ricordare i 50 anni di cammino insieme tra la Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla e la Chiesa sorella in Bahia, Brasile, Diocesi di Ruy Barbosa. Si tratta di un avvenimento di rilievo per le due Chiese perché i 50 anni rappresentano un momento favorevole: un Giubileo, in cui è importante tracciare un bilancio. Esso è necessario per fare memoria dei doni di grazia e scambio, accompagnati dalle inevitabili fatiche, sofferenze e mancanze legate alla natura umana. Come tutte le storie anche questa è fatta di uomini e di donne (preti, suore e laici) che in questo periodo hanno vissuto qualche cosa di straordinario attraverso l’incontro con un’altra Chiesa: tutti i missionari che si sono succeduti (circa 90 i protagonisti censiti) hanno raccontato che è stato sicuramente molto di più quello che hanno ricevuto rispetto a quello che pensavano di portare. Nella sua introduzione, don Romano Zanni, in qualità di direttore del Centro Missionario e di vicario episcopale per la Carità e la Missione, ha preso come riferimento il Vangelo del giorno (la “apocalisse sinottica” di Luca che la liturgia offre nella prima domenica di Avvento). In essa si racconta di grandi sconvolgimenti, ma si dice anche: “quando queste cose accadranno, risollevate il capo”… Ringraziare per la missione, ha ricordato, è come “risollevare il capo”, come un rialzarci per vedere quanto questi 50 anni ci hanno donato e per rilanciare la sfida evangelizzatrice in entrambe le Diocesi.

Continua a leggere tutto l’articolo di Andrea Bonati su La Libertà del 12 dicembre

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