Ritorna la grande operetta al Ruggeri di Guastalla

A Guastalla, sabato 5 dicembre alle ore 20.45, si alza il sipario sulla nuova proposta del Convivio Musicale Guastallese per la stagione musicale 2015/2016.

Al Teatro Ruggero Ruggeri, la ben conosciuta “Compagnia Corrado Abbati” presenta l’operetta “Al Cavallino Bianco, uno degli spettacoli più rappresentati nei teatri di tutta Europa grazie a quel mix di commedia dalla schietta comicità unita ad una musica fresca, varia e gioiosa.

Lo spirito del “Cavallino” è sicuramente moderno, tant’è che si presta ad una edizione “senza tempo”, come questo nuovo allestimento di Corrado Abbati, dove gli elementi della tradizione vengono riletti con una chiave nuova e forse sorprendente, in uno spettacolo che sembra un fuoco d’artificio, pieno di quadri di elegante spettacolarità e colpi di scena che portano all’immancabile “happy end”, in cui sono coinvolti tutti i simpatici personaggi in vacanza all’Hotel Al Cavallino Bianco. Uno spettacolo dove anche il pubblico si sente a sua volta in vacanza, coinvolto da ondate di ilarità, ritmi sincopati e quel piacevole benessere legato ad una felicità contagiosa.

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Al Cavallino Bianco

Siamo in Austria, sul lago di S. Wolfgang, dove è situato l’Hotel Al Cavallino Bianco. Il primo cameriere dell’Hotel, Leopoldo, ama la belle proprietaria Gioseffa che però non lo degna di uno sguardo perché rivolge le sue attenzioni ad un giovane cliente italiano, l’avvocato Giorgio Bellati che, come ogni anno, trascorre le sue vacanze sul lago. All’Hotel arrivano Zanetto Pesamenole, ricco industriale, e sua figlia Ottilia. Padre e figlia sono in vacanza in Austria per ritemprarsi, visto che hanno una causa pendente con un certo Cogoli, industriale padovano. Sebbene il primo incontro fra il giovane Bellati e la bella Ottilia, non sia dei più felici, Leopoldo intuisce che fra i due potrebbe nascere un amore e così, anche per allontanare Bellati dalle premure della signora Gioseffa, organizza un incontro vis a vis fra Bellati ed Ottilia ma, pur riuscendo nel suo intento, viene licenziato in tronco da Gioseffa. Leopoldo parte disperato. Cogoli, intanto, manda al Cavallino Bianco suo figlio Sigismondo con la speranza che si innamori di Ottilia, in modo da finire, con un matrimonio, la causa con Pesamenole. Sigismondo, “figlio di papà”, viziato e un po’ snob, si invaghisce invece di Claretta, una ragazza che ha buffi difetti di pronuncia e che non è certo ricca.. Lei e il padre, il buffo professor Hinzelmann, possono permettersi un piccolo viaggio solo ogni tre anni a causa delle loro non floride condizioni finanziarie. A questo punto le cose sono veramente complicate. Leopoldo ama Gioseffa, Gioseffa ama Bellati, Bellati ama Ottilia, Ottilia dovrebbe sposare Sigismondo che invece è invaghito di Claretta e nel bel mezzo di queste tresche amorose arriva l’Arciduca. Leopoldo riesce ad ottenere dal consiglio comunale che l’Arciduca sosti per una notte Al Cavallino Bianco; Gioseffa, per ringraziarlo, lo riassume. Tutti si preparano ad accogliere l’Arciduca con il massimo della cortesia  ma nel bel mezzo della festa Leopoldo fa una gran scenata di gelosia e tutto perché Gioseffa stava “amabilmente” conversando con Bellati.

Gioseffa si scusa con l’Arciduca che comprende e l’indirizza verso Leopoldo: “non bisogna cercare la felicità lontano quando la si ha a portata di mano”. Il lieto fine non è lontano.

Le coppie sono ormai formate: Sigismondo e Claretta, Bellati e Ottilia, Leopoldo e Gioseffa.

E il processo? Anche quello a lieto fine con buona pace del buffo Zanetto Pesamenole.

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