Cari amici mi verrebbe subito da dire ‘scusate il ritardo’, in effetti è quasi un mese che non vi sollecito con le mie considerazioni, sempre che le leggiate e da queste vi sentiate così e non le buttiate via senza nemmeno buttarci su uno sguardo.
Quando scattiamo una fotografia di paesaggio bisognerebbe chiedersi dove posizionare, nell’inquadratura, la linea che separa quello che sta sulla terra da quello che ci sta sopra, cioè il cielo. Verrebbe da dire subito che debba essere messa proprio in mezzo, dove dovrebbe stare naturalmente, ma se ci pensiamo bene non è così. Infatti se ci troviamo ai piedi di una montagna l’orizzonte sta in alto; per contro se siamo saliti sulla sua cima quello sta in basso. Questo è il punto di vista del nostro sguardo, ciò che vedono i nostri occhi, ma con la macchina fotografica le cose non stanno proprio in questa maniera.
In una fotografia di paesaggio la linea dell’orizzonte serve a dare importanza a qualcosa, proprio come una sottolineatura che concentra l’attenzione di quelle persone che guarderanno la nostra opera. Così se il cielo è ‘importante’, cioè non uniforme del suo colore azzurro, ma mosso dalle nuvole portate dal vento, dovremo inquadrarlo maggiormente portando la linea dell’orizzonte in basso (ricordate la regola dei terzi).
Quando invece la parte più importante è quella che sta proprio sulla terra dobbiamo fare il contrario cioè portare la linea nel terzo superiore della nostra inquadratura. (foto 2)
Ma ricordatevi che questa è solo una piccola regola e le regole sono anche fatte, per noi artisti, per essere disattese.
Alla prossima.
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