Riuscito incontro promosso dall’Istituto dei Servi della Chiesa nel Santuario dell’Olmo, domenica 15 novembre, accompagnato dalle proposte del Coro dell’Indaco di Reggio
Nella stessa ora in cui in piazza Gioberti a Reggio Emilia, nel pomeriggio di domenica 15 novembre, si radunava la manifestazione pubblica di solidarietà al popolo francese in seguito alla terribile strage di due sere prima, a Montecchio, nel Santuario della Beata Vergine dell’Olmo, iniziava il convegno “Parroci e comunità di fede nelle emergenze storiche del Novecento”.
Elemento stonato, iniziativa fuori luogo, nel momento del lutto? Tutt’altro. Perché sul filo prezioso della memoria da subito è apparsa evidente la prevalenza, sul buio della cultura del terrore che ha furoreggiato a Parigi, delle luci di quella civiltà dell’amore che i testimoni ricordati a Montecchio hanno acceso spendendo la loro vita. E insieme l’inconciliabilità tra il Dio bestemmiato dai terroristi seminando morte in suo nome e quello servito fino a consumare se stessi da cinque suoi ministri, pastori con l’odore delle pecore.
Continua a leggere tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 21 novembre
Scopri gli ABBONAMENTI 2016 a La Libertà