In parrocchia serve un’azione più sensibile al mondo della sofferenza
Nella Nota della Consulta Nazionale Cei “La pastorale della salute nella Chiesa italiana” (1989), la pastorale della salute è descritta come “la presenza e l’azione della Chiesa per recare la luce e la grazia del Signore a coloro che soffrono e a quanti se ne prendono cura. Non viene rivolta solo ai malati, ma anche ai sani, ispirando una cultura più sensibile alla sofferenza, all’emarginazione e ai valori della vita e della salute” (n. 19).
La Nota pastorale della Commissione Episcopale per il Servizio della Carità e la Salute “Predicate il Vangelo e curate i malati – La comunità cristiana e la pastorale della salute” (2006) integra la definizione precedente riportando alcuni elementi che caratterizzano questa pastorale:
• è continuazione dell’azione sanante di Cristo;
• è finalizzata all’evangelizzazione e alla costruzione del Regno;
• è compito di tutta la comunità cristiana;
• si svolge mediante la parola e l’azione caritativa in un determinato contesto storico e culturale come risposta alle necessità del mondo della salute.
Leggi l’articolo integrale di Ivano Argentini su La Libertà del 3 ottobre
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