I formaggi si fanno con il latte!

A pochi giorni dall’uscita della petizione “NO AI FORMAGGI SENZA LATTE” promossa da Coldiretti, sono state raccolte in soli quattro appuntamenti con Campagna Amica, 1.061 firme di cittadini consumatori a sostegno del divieto di utilizzo della polvere di latte per la produzione di formaggi italiani.
“Siamo certi che molti altri sosterranno la nostra mobilitazione – commenta Assuero Zampini Direttore della Coldiretti reggiana – la soddisfazione più grande è la richiesta e la ricerca costante che ci viene dimostrata da consumatori di ogni età che vogliono sottoscrivere la petizione e ribadire il proprio impegno a sostegno della filiera agricola italiana. I mercati contadini di Campagna Amica poi – prosegue Zampini – sono il principale punto d’incontro tra produttore e consumatore, il luogo ideale dove ribadire con forza che coltiviamo gli stessi interessi. Solo all’interno dell’evento serale organizzato in occasione dei mercoledì rosa abbiamo raccolto un centinaio di adesioni.”

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A rischio c’è un settore che rappresenta la voce più importante dell’agroalimentare italiano con un valore di 28 miliardi di euro con quasi 180 mila gli occupati nell’intera filiera, 35mila stalle ma che svolge anche un ruolo insostituibile di presidio del territorio, nel quale la manutenzione è assicurata proprio dal lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali al pascolo. Il via libera alla polvere di latte mette a rischio 487 formaggi tradizionali censiti dalle Regioni italiane ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempo da generazioni, ma omologa e abbassa anche la qualità del Made in Italy e fa aumentare il rischio frodi.
La petizione lanciata dalla Coldiretti chiede l’impegno del Governo e del Parlamento per garantire la norma vigente sul divieto di detenzione e utilizzo della polvere di latte, al fine di tutelare i cittadini, garantendone la massima consapevolezza e di difendere la distintività e l’eccellenza del vero made in Italy agroalimentare di cui il settore lattiero-caseario rappresenta una componente strategica in termini economici e di reputazione dell’Italia nel mondo. A sostegno di quest’ultima l’impegno anche da parte delle principali Associazioni di Consumatori e del settore agroalimentare reggiano, coinvolte in “prima persona” nella campagna di sensibilizzazione.

“Ci auguriamo – conclude il Direttore di Coldiretti Reggio Emilia – che il tutto si traduca in decisioni definitive nell’ambito del negoziato che si andrà ad aprire con le Autorità italiane a sostegno di una legge che ha garantito da oltre 40 anni il primato della produzione lattiero casearia italiana e che riscuote un apprezzamento crescente in tutto il mondo dove le esportazioni di formaggi e latticini sono aumentate in quantità del 9,3 per cento nel primo trimestre del 2015”.