È ancora tempo di investire sull’educazione dei giovani

Un brutto fine settimana di cronaca nera italiana quello appena trascorso. Su tutte le “bad news”, la notizia della morte “provocata” di due giovani, le cui storie non hanno alcun punto di contatto. Morte provocata da cause materialmente differenti, ma in entrambi i casi derivanti dal fantasma del disagio giovanile.
Il primo caso riguarda Gianluca Mereu, un ragazzo di 22 anni, incensurato, morto domenica mattina dopo essersi lanciato da una finestra del terzo piano della Questura di Milano. Il giovane si trovava lì per accertamenti, dopo una notte di tensione familiare: rincasato verso le 4 del mattino in stato di grande agitazione, si era messo a picchiare i due genitori, che avevano quindi avvisato la polizia. Gli agenti lo avevano rintracciato più tardi per strada e accompagnato in questura; permanendo il suo stato confuso, insieme agli operatori sanitari del 118 lo stavano trasferendo in ospedale. All’improvviso Gianluca sfugge ai suoi custodi e rapidamente raggiunge il terzo piano della questura, dove si butta da una finestra aperta, morendo sul colpo.

Leggi tutto l’articolo di Maurizio Calipari su La Libertà del 25 luglio

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