Sono delle ultime ore le notizie di un incendio di grandi dimensioni nella zona di Casina e di roghi nelle campagne nelle zone di Brescello.
È con il gran caldo scatta anche l’allarme incendi e dopo il timore per le persone anziane e debilitate, gli animali ricoverati nelle stalle ore in pericolo anche le zone boschive. Ad affermarlo è la Coldiretti di Reggio Emilia.
Con l’aggravarsi del rischio causato dal gran caldo, Coldiretti ha predisposto un decalogo per proteggere gli 600 mila ettari di superficie boschiva della nostra regione che è cresciuta del 20% negli ultimi trent’anni, numeri che la collocano tra le regioni con il più alto indice di boscosità in Italia. Solo il Parco dell’Appennino Tosco Emiliano copre una superficie complessiva pari a 22.792 ettari.
Coldiretti ha predisposto un decalogo per proteggere i boschi reggiani e non solo. La prima regola per evitare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde.
Soprattutto nelle campagne, precisa la Coldiretti, non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre, non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.
Nel caso in cui venga avvistato un incendio, consiglia la Coldiretti, non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili a partire dal Corpo forestale (1515) o dai vigili del fuoco (115). Dal momento che un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.
IL DECALOGO SALVA BOSCHI DELLA COLDIRETTI
1) Evitare di accendere fuochi nelle aree boscate, in quelle coltivate o nelle vicinanze.
2) Nelle aree attrezzate controllare la fiamma, evitando di accendere fuochi in giornate di vento.
3) Prima di andare via verificare che il fuoco sia spento e che le braci siano fredde.
4) Non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e verificare che la marmitta dell’automobile non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
5) Non abbandonare rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e non disperdere nell’ambiente contenitori sotto pressione facilmente incendiabili.
6) Se si avvista un incendio – suggerisce la Coldiretti – non prendere iniziative autonome e mantenersi sempre a favore di vento.
7) Informare Corpo forestale (1515) o Vigili del fuoco (115) o anche Polizia, Carabinieri, Prefettura, Comune.
8) Essere precisi sul luogo dove si è sviluppato l’incendio perché la lotta contro il fuoco è contro il tempo.
9) Segnalare comportamenti sospetti e collaborare con Forestale e corpi di Pubblica sicurezza; un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi.
10) Date il vostro contributo – consiglia la Coldiretti – a una corretta informazione sulla prevenzione degli incendi: una cittadinanza più attenta e cosciente permette un maggiore controllo del territorio.