Martedì 16 giugno, presso la Sala “Aldo Moro” della Camera dei Deputati a Roma, si è tenuta la presentazione del volume “Ermanno Dossetti: impegno civile, fede e libertà” (Il Margine, Trento 2015). L’onorevole reggiana Vanna Iori, presente al tavolo dei relatori, ci ha inviato il suo intervento, che intende mettere in luce la vocazione pedagogica come dimensione dell’impegno di fede e come elemento centrale nell’esperienza politica di Ermanno Dossetti. Ne pubblichiamo ampi passaggi.
L’abbandono degli incarichi politici non fu per Ermanno Dossetti una rinuncia deresponsabilizzante, una fuga, un ritiro alla vita privata. Al contrario, si trattò di scegliere un modo di impegnarsi a pieno con onestà e purezza (aggettivi riferiti dal figlio Giuseppe) in una dimensione di politicità pedagogica. Quelle scelte furono la ricerca di altre “postazioni esistenziali” da cui espletare l’impegno politico e sociale. Furono un diverso modo di interpretare nuove e diverse assunzioni di responsabilità cristiana, e in particolare di impegnarsi fino in fondo in quella dimensione di politicità insita nell’azione educativa e sociale.
La dimensione politico-pedagogica è centrale nell’impegno civile e nella fede vissuta di Ermanno Dossetti. Da un lato si può parlare di una pedagogia militante nelle sue peculiarità etiche e politiche, di una vocazione educativa come decisivo impegno esistenziale, espressione di una fede che alla contemplazione accompagna sempre l’azione. Poiché l’educazione non è astrazione teorica, ma è chiamata sempre a fornire risposte nel luogo relazionale per eccellenza che è la relazione educativa. Dall’altro la sua vita fu una stagione politica vissuta intensamente in funzione di una dimensione spirituale, intellettuale e civile coincidenti con quella propria della politicità pedagogica.
Leggi tutto l’articolo di Vanna Iori su La Libertà del 27 giugno 2015