Il Corteo storico matildico contribuisce alla realizzazione del futuro ospedale che sorgerà a Reggio Emilia dedicato alla nascita e alle patologie femminili e dell’età pediatrica.
In occasione della edizione 2015 della manifestazione, svoltasi nell’ultimo week end di Maggio con ampia partecipazione di pubblico, l’amministrazione comunale di Quattro Castella, il comitato matildico e gli interpreti hanno scelto di sostenere l’associazione Curare Onlus impegnata per la realizzazione del progetto di costruzione del MIRE acronimo di Maternità Infanzia Reggio Emilia.
Avverrà lo stesso anche per la edizione 2016.
La consegna formale dell’assegno per un importo di 7.000 euro è avvenuta nella sede del Reparto di Pediatria del Santa Maria Nuova alla presenza del Direttore generale Antonella Messori, del Sindaco di Quattro Castella Andrea Tagliavini, della Presidente di CuraRe Onlus Deanna Ferretti. Erano presenti, inoltre, l’Assessore alla Cultura Danilo Morini, gli artisti Mariantonietta Centoducati e Matteo Setti, interpreti del corteo, il direttore della Pediatria Sergio Amarri e della Neonatologia Giancarlo Gargano nella loro veste di soci fondatori di CuraRe Onlus.
Come ha spiegato il Sindaco Tagliavini: “La scelta di contribuire all’obiettivo di CuraRe Onlus e, quindi, alla realizzazione del MIRE è fondata sul riconoscimento della rilevanza di questo progetto per tutto il territorio della provincia di Reggio Emilia e della nostra Regione. Apprezziamo in modo particolare il grande dinamismo della associazione e la capacità di coinvolgere l’intera comunità intorno a un obiettivo importante”.
Esprime soddisfazione Deanna Ferretti, fondatrice e Presidente di Curare, la Onlus nata nel 2012 con l’obiettivo di donare al Santa Maria Nuova la progettazione preliminare e definitiva del futuro edificio: “Sosteniamo l’ammodernamento della offerta di servizi sanitari dedicati ad una parte di popolazione, quella femminile e quella infantile, le cui attività non sempre possono contare, oggi, su spazi adeguati alle necessità e ai nuovi bisogni”.
“Ringraziamo il Comune di Quattro Castella per avere contributo a un obiettivo ormai largamente condiviso” ha concluso il Direttore generale Antonella Messori “grazie alla sensibilità della opinione pubblica e all’impegno attivissimo di Curare Onlus e di Deanna Ferretti. Il MIRE è finanziato con fondi regionali per un importo pari al 60% e siamo nella fase del completamento della progettazione definitiva. Possiamo essere ottimisti sulla sua realizzazione”.
Il progetto MIRE – Maternità e Infanzia Reggio Emilia
Sarà un edificio di 12.500 metri quadrati e nascerà nell’area ospedaliera, secondo un progetto giunto alla fase definitiva.
Nell’ambito Materno-Infantile si sono verificati, nell’ultimo decennio, profondi cambiamenti nella nostra provincia. Si è assistito a un incremento della popolazione del 17% con un tasso di natalità dell’11‰, il più alto dell’Emilia-Romagna, dovuto in parte al contributo della popolazione immigrata. I parti sono oltre 5.000 all’anno, con una progressiva concentrazione all’interno dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova.
A tale aumento di natalità si è associata una maggiore complessità, sia per l’aumento di nascite premature e gravidanze patologiche, con conseguenti problemi in età pediatrica, sia per profonde modificazioni della struttura familiare e sociale.
Tali complessità richiedono da parte degli operatori sanitari nuovi saperi e competenze sempre più specialistiche, da integrare con quelle relazionali, nell’ottica dell’umanizzazione dei servizi che consentano di curare avendo cura. Nelle strutture sanitarie deve perciò avvenire una riprogettazione delle cure che investa gli aspetti tecnico-scientifici, l’organizzazione dei tempi e dei luoghi del lavoro, ma anche il tipo di formazione, associata ad una continua attività di ricerca.
Nell’ultimo decennio, a fronte di un aumento di quasi il 100% dell’attività e di una crescente complessità, gli adeguamenti logistici e strutturali apportati alle strutture del Dipartimento Ostetrico-Ginecologico e Pediatrico dell’ASMN non sono risultati sufficienti rispetto ai cambiamenti e ai nuovi bisogni.
È nata da questi presupposti, nel contesto delle due aziende sanitarie della nostra provincia, la volontà di realizzare “una nuova struttura aggregativa delle unità e funzionalità dirette alle cure materno-infantili”, come riportato dalla risoluzione che il Consiglio Regionale ha votato all’unanimità il 30/03/2011.
Il MIRE dovrà svolgere in modo integrato attività di assistenza, formazione continua e ricerca. Dovrà garantire continuità assistenziale e presa in carico globale dei pazienti secondo la logica dei percorsi clinico-assistenziali con gli ospedali e i punti nascita della provincia, i consultori famigliari e le cure primarie, in una integrazione multidisciplinare, multi professionale, sociale e sanitaria sempre più completa con l’Azienda USL e tutta le rete dei servizi provinciali e regionali, in una logica di riorganizzazione del settore Materno-Infantile. La nuova struttura sarà anche sede di insegnamento, in una relazione istituzionalizzata con l’Università di Modena e Reggio Emilia.